Stai per entrare in scena, o stai per tenere un discorso di fronte ad una platea di 100 persone. Le palpitazioni sono a mille? Le tue mani stanno sudando? Respiri affannosamente? Tranquillo, sei un essere umano! La stragrande maggioranza di noi diventa particolarmente ansiosa, quando ci viene chiesto di parlare in pubblico. Ci sono varie situazioni in cui “soffriamo” di ansia.
Lifehack offre tre semplici modi, per ridurre quelle sensazioni spiacevoli e gestire l’ansia, nel migliore dei modi. Questi metodi sono particolarmente utili per l’ansia anticipatoria, provocata dalla prestazione di parlare in pubblico:
- Fare un respiro profondo: è fastidioso quando qualcuno si avvicina e per calmarci, dice la classica frase: “basta fare un respiro profondo”. Ma, in realtà, la banalità del respiro profondo è molto utile, per diverse ragioni. Prima di tutto, fare un respiro profondo stimola il nervo vago, che parte dal cervello e attraversa tutto il corpo.
Il nervo vago è parte del sistema nervoso parasimpatico, il sistema che il nostro organismo utilizza per riposare e digerire, a differenza del sistema nervoso simpatico. Così, attivare il nervo vago aiuta a calmarci, rallentando il battito cardiaco. Ciò è particolarmente utile, perché quando si è in preda all’ansia, c’è un aumento della frequenza cardiaca e si diventa nervosi, maggiormente.
Il miglior modo per attivare il nervo vago è quello di fare un respiro profondo. Un altro beneficio del respiro profondo è valorizzare la situazione presente, senza pensare al futuro; - avere una visualizzazione positiva: quando ci si sente ansiosi a causa di un evento imminente, bisogna avere una visualizzazione positiva, per incrementare la fiducia in sè stessi e tenere a freno i nervi. Immaginare che tutto andrà bene ed essere ottimisti. Non bisogna assolutamente avere pensieri negativi.
A differenza del respiro profondo, la visualizzazione è una pratica, che richiede più tempo e và praticata giornalmente, prima della performance; - essere realisti: molte volte, presi dall’ansia e da pensieri, perdiamo il nostro punto di vista dell’ansia. Bisogna chiedersi: “qual è la cosa peggiore che può succedere?”. Se la risposta è “potrei morire”, allora bisogna preoccuparsi. Ma, in realtà, possono solo manifestarsi delusioni o imbarazzi, che sicuramente fanno male, ma non uccidono.
“avere una visualizzazione positiva: quando ci si sente ansiosi a causa di un evento imminente, bisogna avere una visualizzazione positiva, per incrementare la fiducia in sè stessi e tenere a freno i nervi. Immaginare che tutto andrà bene ed essere ottimisti. Non bisogna assolutamente avere pensieri negativi.”
Assolutamente d’accordo… io la uso spesso in fase di preparazione dei miei interventi ed è molto utile per ridurre l’ansia.
grazie degli ottimi consigli.