Qui entriamo nel mondo dei messaggi non verbali, cioè dei messaggi che invia il nostro corpo. Questi sono principalmente di tre tipi: posturali, gestuali e, quello che interessa a noi qui, visivi.
Si chiama oculesica la scienza che studia il comportamento dell’occhio, del contatto attraverso gli occhi. Esso studia la forma degli occhi, la distanza tra loro, il colore, ecc. La vista, insieme all’udito, è uno dei canali di ingresso delle informazioni dal mondo esterno più importante del nostro corpo. Addirittura l’occhio umano è capace di rispondere ad un milione e mezzo di segnali simultanei. Ma l’occhio è solo la parte hardware, diciamo così, una parte importantissima, ma insieme all’hardware c’è sempre un software e, nel nostro caso, lo sguardo possiamo considerarlo come il software attraverso il quale manifestiamo le nostre emozioni agli altri e riceviamo emozioni dagli altri.
Si usa dire che lo sguardo è lo specchio dell’anima e in effetti è così. Se sappiamo osservare con attenzione lo sguardo di una persona possiamo sapere, o almeno intuire, molte cosa di lei. Capiamo se lo sguardo è attento o distratto, o ossessivo e invadente, oppure riservato o sfuggente. Dallo sguardo capiamo se l’altro è arrabbiato o triste o felice. Anche studiando la direzione dello sguardo possiamo capire alcune cose importanti, che la oculesica si premura di descrivere dettagliatamente.
Ma cosa succede tra sguardo e cuore? Voglio dire, cosa succede quando guardiamo una persona e soprattutto quando siamo guardate da una persona che ci piace? Succede che il cuore comincia a battere forte perché siamo emozionate da quello sguardo, perché ci piace averlo addosso o posarlo addosso.
Di solito scoppiano scintille tra sguardo e cuore, come se ci fosse una linea ad alta tensione tra gli occhi e il nostro centro emotivo. Quello sguardo ci penetra nel cervello e fa accelerare il battito cardiaco e procura uno stato di eccitazione generale e “localizzato”. Ci sentiamo sciogliere, ci sentiamo penetrare da quello sguardo, ci sentiamo avvolgere… Tutte espressioni che rimandano ad azioni del corpo intero, ma che in questo caso si concentrano tutte nella potenza dello sguardo.
E questo sguardo ci fa sentire preziose, importanti, desiderabili, amabili… e tutto si schiude, anche il nostro sguardo si schiude e diventa “tondo”, morbido, dolce. E insieme allo sguardo che si apre sentiamo anche l’anima aprirsi e rilassarsi. E allora tutto diventa bellissimo… ed è dolce perdersi.
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