Dopo 70 anni il gioco originario della Danimarca dà vita ad un film
Per oltre 70 anni, i mattoncini danesi sono stati famosi nel mondo per aver dato vita a straordinarie creazioni, ma mai sugli schermi hollywoodiani. Perlomeno finora. Dietro alla trasformazione dell’universo dei Lego in un film di animazione figurano i registi Phil Lord e Christopher Miller. Le loro menti anticonformiste sono alla base di altri successi al botteghino come 21 Jump Street, una commedia basata sui teen drama degli anni ’80, e Piovono polpette, un film d’animazione basato su cibi che cadono dal cielo.
“Tendiamo ad accettare progetti che inizialmente non sembrano essere delle buone idee,” afferma Miller. “Tutto ciò che realizziamo è roba che sembrerebbe orribile, e facciamo affidamento su aspettative di scarsa portata” scherza Lord. “E superiamo quelle aspettative. Sinceramente, ci piacciono le sfide.”
La risposta del duo alla sfida, in questo caso, era quella di inventarsi una storia d’avventura molto irriverente in cui è presente un eroe dalla mente non particolarmente brillante, Emmet Brickowoski (doppiato da Chris Pratt), che si scontra con il leader totalitario di Bricksburg, Presidente Business, o Lord Business (doppiato da Will Ferrel), come il maniaco del controllo è chiamato dietro le scene.
C’è anche il delirante profeta Vitrivius (doppiato da Morgan Freeman), la bellissima Wyldstyle (doppiata da Elizabeth Bans) e persino un Batman-Lego dalla voce profonda (doppiato da Will Arnett). Tutti questi personaggi compaiono in un mondo fatto interamente di Lego, reali e generati al computer, e in cui addirittura l’acqua della doccia e il fumo appaiono sotto la forma dei famosi mattoncini.
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