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Sonia Milan: che reputazione!

Oggi su Pink DNA abbiamo il piacere di ospitare Sonia Milan, fondatrice del brand Opinity ed esperta di consulenza digitale per aziende e personaggi famosi. Si occupa di reputazione online, pr su Internet e gestione dei contenuti di siti Internet, ed è stata vincitrice del PWI 2011 per la sezione Copy-Writing. Ed in tutto ciò ha trovato anche il tempo per essere eletta come consigliere della Provincia di Verona tra le fila di Italia dei Valori.

 

Sonia Milan comunicatrice di natura?
Decisamente sì. Ho sempre avuto una grandissima propensione alla comunicazione in genere, anche se la consapevolezza l’ho raggiunta in età adulta. Il mondo della comunicazione può apparire ai non addetti ai lavori come un macrocosmo vacuo e dispersivo, ed effettivamente le sfaccettature sono molteplici. Per chi lavora in questo settore è fondamentale riuscire ad incunearsi in una delle nicchie offerte dall’ambiente, capire le proprie attitudini e non abbandonare mai la formazione. Difficile ma non impossibile.

Web reputation e reputazione reale, siamo già al punto d’unione?
Sì, ormai ci siamo. Il passaparola si è spostato sulla rete, i consigli per gli acquisti (e le stroncature di prodotti e servizi) viaggiano su forum, blog, community e siti internet. Le opinioni altrui sono a portata di click, a disposizione dell’intera comunità di naviganti in pochi secondi; una realtà con cui aziende e professionisti sono costretti ad avere a che fare e che non è più possibile ignorare. Il mondo dei professionisti, ad esempio, si sta adeguando a grande velocità: stanno nascendo servizi di recensione specifici per le partite iva (virtubuzz.com), dove i professionisti possono consigliarsi a vicenda i clienti e i fornitori migliori con cui lavorare. Un esempio di web che sta traslando dal 2.0 al 3.0.

Un consiglio per trasformare la propria passione in un lavoro “self-made”, come tu hai fatto con Opinity.it?
Nonostante la rete sia ormai il pane quotidiano per aziende, professionisti e consumatori, nella realtà l’uso della rete da parte delle persone è piuttosto basico: mail, navigazione, social network, chat. L’uso della rete in senso professionale è perlopiù sconosciuto e le aziende hanno sempre più bisogno di consulenti che abbiano competenze specifiche e che siano aggiornati; è finito il tempo degli “smanettoni” improvvisati e dei venditori di fumo, mentre è iniziata l’era degli specialisti in risoluzione dei problemi. Come trasformare una passione in un lavoro? Innanzitutto capire se questa passione può essere la soluzione ad un problema che hanno altre persone. Nel mio caso, ad esempio, mi ero resa conto che molto aziende si rivolgevano a rinomate web agency, pagavano decine di migliaia di euro per uno sfolgorante sito ricco di effetti speciali, ma nessuno aveva detto loro che il sito, per quanto bello, non avrebbe camminato da solo, non avrebbe portato automaticamente clienti solo grazie alla sua presenza in rete, non avrebbe garantito una buona reputazione all’azienda. Ho capito che c’era un vuoto di competenze e professionalità e che c’era la necessità di una nuova figura di raccordo, con competenze specifiche che spesso la web agency, troppo tecnica, non aveva. Quindi mettete in moto lo spirito di osservazione: la soluzione è sotto il vostro naso.

Social Media Marketing oggi e domani: cosa vedi nel futuro del Web?
Le statistiche ci dicono che Youtube sta scalando la classifica dei social media più utilizzati: attualmente è al secondo posto, dietro Facebook. Conoscere le dinamiche ed imparare ad usare al meglio questo canale deve diventare la priorità per i professionisti del web.

Sonia Milan, esperta di Web Reputation vincitrice PWI 2011

Credi anche tu, come molti esperti, che l’epoca dei blog (e dell’e-mail) sia ormai al termine?

No, non credo sia finita; piuttosto stiamo assistendo ad una loro evoluzione, all’integrazione del blog nei social media, all’utilizzo dei social per amplificare la diffusione del messaggio del blog. I punti cardine sono rimasti, ma sono aumentate le ramificazioni. Idem per quanto riguarda le mail: molti soggetti sfruttano il sistema di messaggistica offerto da Facebook, ma nel mondo lavorativo la mail classica la fa ancora da padrona.

Quanto vale oggi il contenuto o l’idea creativa, in ogni sua forma, per il successo di una campagna e di un’azienda?
Ne è il cuore pulsante e non si può prescindere da essa. Soprattutto, contenuto e idea creativa devono essere calibrati sul mezzo che verrà utilizzato per la loro diffusione. Pensiamo, ad esempio, al nuovo formato rich media, l’evoluzione del vecchio banner pubblicitario: i creativi si stanno scatenando per integrare queste nuove funzioni pubblicitarie all’interno dei siti internet, con risultati decisamente accattivanti e coinvolgenti.

Donne e reputazione: nell’era delle veline e delle olgettine, come si ricrea un immaginario femminile che rispecchi le vere donne italiane e le faccia sentire orgogliose?
Negli ultimi vent’anni abbiamo buttato alle ortiche l’immenso lavoro fatto dalle nostre mamme negli anni sessanta e settanta. Sono sconsolata, avvilita, delusa e tanto, tanto arrabbiata. Mi sono state offerte scorciatoie di ogni tipo; a volte, nel lavoro, non sono stata presa in considerazione proprio in quanto donna; durante una riunione di professionisti (ed io ero una di questi) mi è stato chiesto di andare a prendere il caffè: ero l’unica donna, quindi l’unica qualificata a farlo (se poi la donna in questione si perde passaggi importanti della riunione non è importante).

Dobbiamo alzare la testa ma, soprattutto, dobbiamo ripartire dall’educazione in famiglia: è un’impresa titanica, me ne rendo conto. In vent’anni, per quanto riguarda la figura della donna, siamo regrediti di almeno cinquant’anni. Una mia amica ha scoperto da poco di essere incinta; mi ha detto “speriamo sia maschio: voglio educare mio figlio all’amore e al rispetto per le donne. Se ci riuscirò avrò dato il mio contributo fattivo a migliorare la prossima generazione”.

Una domanda interessata, tre consigli per un sito che nasce oggi e vuole farsi conoscere dal proprio target.

1)      Specializzarsi: il web non è generalista, come la tv, ma restituisce successo nel momento in cui riceve contenuti specializzati. Diventa quindi fondamentale verificare l’operato dei concorrenti diretti per monitorare la loro offerta e provare poi a distinguersi offrendo servizi e notizie in grado di catturare l’attenzione.

2)      sfruttare gli opinion leader della rete, offrendo loro una parte del proprio spazio per dei contributi

3)      fare rete sfruttando i social network, anche in modo “aggressivo”; cercare e seguire su twitter le personalità che gravitano attorno al nostro target, commentare e pubblicare le notizie più importanti offrendo, possibilmente, link a nuove chiavi di lettura

4)      consiglio non richiesto: non essere timidi.

Che sensazione si prova quando si sente pronunciare la fatidica frase “The winner is…” seguita dal proprio nome, come è accaduto a te al PWI 2011?
Il panico assoluto. Ci speravo, anche se non osavo ammetterlo. Era un traguardo difficilissimo, già la finale era stata una grandissima soddisfazione. Sentire pronunciare il mio nome mi ha ripagata di anni di sacrifici (e qualche porta in faccia, ammettiamolo). Poi non ho mangiato per tre giorni: perfetto per la dieta.

E parlando di Sonia Milan donna, a cosa non rinunceresti nella tua vita e nel tuo essere donna?
Alla mia indipendenza e alla stima di me stessa. Sembrano frasi banali e scontate, spesso sbandierate ma più spesso disattese. Stare bene con me stessa è requisito fondamentale per stare bene con gli altri.

Infine, secondo te, qual è la prima arma per conquistare un uomo?
Da single incallita e (un po’) disperata quale sono, temo di non avere una risposta convincente. Generalmente punto su un mix di simpatia e intelligenza (evitando di farmi vedere in pigiama alle otto del mattino: anche l’aspetto ha la sua importanza), qualità che non si possono inventare ma solo esaltare. A volte funziona, a volte no. E quando non funziona capisco che quello non era l’uomo per me.

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