“Chi bello vuole apparire guai e pene deve patire”… ma non in questo caso! Ormai gli skinny, sono i pantaloni più acquistati negli ultimi anni, da quando è stata superata l’epoca dei jeans a zampa, ragazze e ragazzi hanno compulsivamente preso d’assalto gli store, alla conquista del capo attualmente in voga.
Tra le caratteriste vincenti degli skinny, vengono contemplate le seguenti: slanciano la silhouette, alcuni sono molto contenitivi e comprimono quindi la gamba donandole un effetto più tonico, sono comodi e fascianti e sono facilmente abbinabili a qualsiasi tipo di scarpa, dalla ballerina al sandalo con tacco, poiché il taglio particolare del jeans prevede che l’orlo inferiore sia ben stretto alla caviglia, lasciando così ampia visuale della calzatura.
A quanto pare, sono molti i lati legativi di tale indumento, i quali molte volte passano inosservati, ma che meritano senz’altro la dovuta attenzione. Il tessuto degli skinny entra in contatto molto ravvicinato con la pelle delle nostre gambe, quindi il fattore necessario è quello di assicurarsi che la qualità dei materiali, con i quali viene realizzato il capo, sia ottima e che non contenga elementi che favoriscano l’irritazione dell’epidermide; oltretutto i jeans stretti rallentano e ostacolano la perfetta circolazione sanguigna, accelerando così la formazione della cellulite.
Inoltre la super aderenza dei pantaloni, aggrava il
Ultimo “contro”, non per importanza, è la meralgia parestesica: una delle sindromi di intrappolamento nervoso, riguardante il nervo femorale laterale che, in linea con la skinny mania, ha visto aumentare il pericolo delle infiammazioni nervose; il tutto comincia con un leggero formicolio che si propaga, successivamente, con un forte dolore alla coscia.
Fashion victim fate attenzione dunque, la salute viene prima di tutto il resto!