Una volta al mese, in determinati giorni, ci sentiamo spossate, depresse, irritabili, gonfie, brutte, con un guardaroba di milioni di capi eppure nessuno adatto, e con una gran voglia di piangere. Tranquille, è solo la sindrome premestruale che si è impossessata di noi. E che si aggrava ogni qualvolta il simpaticone di turno, ad una nostra risposta acida, ci chiede: “Hai le tue cose?”. Si, quando abbiamo le nostre cose anche noi vorremmo stare alla larga da noi stesse.
La sindrome premestruale colpisce la gran parte della popolazione femminile fertile e coinvolge il corpo della donna a 360 gradi, sia a livello fisico che psichico. Nel primo caso si parla di malessere generale diffuso, a volte con la stessa incidenza di una vera e propria malattia: aumento del volume del seno e dolore tensivo persistente, sensazione di gonfiore diffuso, mal di testa, comparsa improvvisa degli odiati brufoli, disturbi dell’appetito, irregolarità intestinale, dolori muscolari e ai reni e, come se non bastasse, aggravamento di problemi respiratori quali rinite ed asma.
Ma è nel secondo caso – a livello psichico – che si riscontrano i maggiori disagi: umore altalenante, depressione e desiderio di chiusura, pianto, diminuzione della libido, sopportazione ai minimi storici, rabbia.
Ma gli esperti rassicurano. È il cibo il fedele alleato su cui contare. Dopo aver concesso a noi stesse un piccolo pezzetto di cioccolato (che, ribadiamolo, è un sacrosanto diritto “in quei giorni” di dittatura del malumore), liberando così le endorfine, possiamo calmare i nostri ardenti spiriti senza dover per forza ricorrere ai farmaci. Il magnesio, ad esempio, agisce a livello fisico eliminando i dolori e i fastidi, allo stesso modo degli omega 3 del pesce e del calcio, che riducono i crampi ed agiscono anche sull’umore. Di grande aiuto, poi, sono gli immancabili cereali e le fibre, ma anche pasta, riso, pane, fagioli, ceci, lenticchie, farro, orzo, patate, con l’attenzione a non esagerare ovviamente!
A questo punto dovremmo essere più facilmente avvicinabili e non mordere…ma se non dovessero bastare i suddetti consigli possiamo sempre tornare al semplice ed infallibile rimedio della nonna: la borsa dell’acqua calda!
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