Ore 00.15 – Blastema, tra Renga e le Vibrazioni
Un gruppo un po’ ricercato un po’ popular, la voce c’è lo stile pure, forse un po’ troppo avanti con coreografie e atteggiamenti per essere un gruppo dei giovani. Continuiamo a sostenere Rubino e Cile, risultati più concreti e composti.
Ore 00.00 – Irene è Ghiotto di Carlo…
Pensi che ricominci “Carlo Carlo vorrei ti chiamassi Carlo” come l’anno scorso e invece è un’altra canzoncina a modo per essere dimenticata presto. Irene con un vestito dai toni old fashion si muove tarantolata, la canzone non è malaccio e lei si impegna, ma Rubino e Cile sembrano nettamente su un altro livello.
Ore 23.50 – Giovani, ma di qualità…
Renzo Rubino il primo giovane a metter piede sul palco dell’Ariston canta bene e la canzone “il Postino” è molto molto interessante, forse una canzone così buona da insidiare qualche big, apparso sottotono. E adesso tocca al Cile, che avrà sicuramente uno stile diverso da Rubino, ma nei giovani si preannuncia battaglia. Interessante.
Ore 23.40 – Tra poco arrivano i giovani, caffé a valanga…
Fazio ricorda i Ricchi e poveri che non partecipano per un lutto che ha colpito Franco Gatti, il giovane figlio è venuto a mancare nella notte scorsa. Applauso dell’Ariston, pubblicità e poi arrivano i primi 4 giovani che si misureranno col palco dell’Ariston con la gente sfinita da una serata sottotono (eccetto che per Elio e i suoi).
Ore 23.25 – The winner is La canzone mononota!
Non avevamo dubbi che accadesse una cosa simile, ma la canzone mononota di Elio e le storie tese è anche di più del motivetto orecchiabile che tutti ci aspettavamo. Se votasse solo il pubblico la vincitrice di Sanremo sapremmo già che sarebbe questa canzone. Tutti la canticchiano già, su Facebook e Twitter fan scatenati… Sanremo è anche questo, come dice la canzone stessa, la “mononota” è democratica… oltre che infinita (sembra che Elio canti da 15 minuti almeno e potrebbe andare avanti ancora ore senza che ci si stanchi di ascoltarlo).
Ore 23.25 – Dannati forever divertenti for us…
Elio e i suoi si “dimettono” da chierichetti e tornano “business man” normali. Vediamo la gang che mancava da Sanremo da 17 anni cosa si inventerà per questo secondo brano dal titolo “La canzone mononota”. Dirige il buon vecchio Peppe. PS la fronte sfrontata di Elio non si può guardare… è qualcosa di impressionante.
Ore 23.15 – Littizzetto hot e Elio “ecclesiastico”
Una Littizzetto versione esplosiva che evidentemente è stata ispirata da Katy Perry e dalla sua scollatura “fuori norma”, con seno in bella vista e l’arrivo dei chierichetti Elio e le storie tese, che evidentemente hanno avuto fiuto e fortuna, oppure, semplicemente alla notizia delle dimissioni di Benedetto XVI hanno deciso all’unisono di sfruttare il tema per i loro costumi di scena.
Ore 22.50 – Per Annalisa c’è Cracco… Vuoi che muoro???
Crozza lo ha rinominato “Bastard Chef”, arriva Cracco e declamerà la vincitrice fra le due canzoni di Annalisa Scarrone. Cracco e serissimo come al solito e quando Lucinanina nomina i bastoncini Carlo Cracco vorrebbe mangiarsi la Littizzetto come un bastoncino del Capitano ;I – Scintille.
Ore 22.55 – Oh toh è arrivata una canzone degna…
Finalmente, il Festival inizia qui, adesso con questa seconda canzone di Annalisa Scarrone. Non so ballare, ma finalmente si sente cantare bene, con spirito con un sentimento che guida le parole. Annalisa c’è e se tutto continua su questa linea stanca saranno lei, Malika e Daniele Silvestri a giocarsi la partita della finale. E per Annalisa c’è sempre il “colpo” del duetto con Emma, saranno sicuramente capaci di stracciare qualsiasi rivale.
Ore 22.50 – Annalisa… almeno tu nel vuoto cosmico…
L’esordio di Annalisa Scarrone che arriva in bianco stile vintage, ma da lontano sembra quasi un pastore sardo, con una bella voce. La canzone non è il massimo, se persino lei è “mogia” stasera non abbiamo speranze, vediamo se come per Gazzé si salva al “river” per usare un termine pokeristico.
Ore 22.45 – Max Gazzé salvato dalla “ribattuta”
La squadra di fioretto campione olimpica premia la “seconda” di Gazzé anche perché la prima non era per niente “ascoltabile”.
Ore 22.35 – Max Gazzé e i maledettissimi impegni… come Sanremo
Impegni che devi onorare, devi seguire, devi raccontare e non sarebbe male fare tutto questo ascoltando buona musica, non cantanti che stonano e sbagliano le note più semplici, mentre i tecnici audio ballano il Gangnam Style anziché controllare che tutto funzioni per il meglio. Ne fa le spese Max Gazzé già abbastanza impreciso di suo e poco aiutato stasera da microfoni e tecnici spesso “soffocati” e quasi in conflitto con gli altri canali audio, la voce non viene fuori e tutto un bisbiglio incomprensibile.
Ore 22.25 – Togliete la polvere al Festival di Sanremo 2013
Sinceramente, dopo il buon inizio di ieri sera ci aspettavamo qualcosa di più; fatta eccezione per Malika e per i Modà (neanche poi tanto) sembra che sulla musica che risuona nell’Ariston stasera ci sia sopra un bello strato di polvere. Diamo una spolverata, oppure, rischiamo una brutta allergia con tanto di tosse stizzosa!
Ore 22.15 – Torna il “Bar” di Sanremo
E dopo l’esibizione alla batteria di Bar Refaeli, tutta in traforato per usare le parole della Littizzetto. La modella israeliana si presta e gioca con Fazio presentando gli Almamegretta, che sembrano aver perso la propria voce salendo sul palco dell’Ariston. Stasera tra raucedini volute ed abbozzate e canzoni “no global” il Festival è abbastanza difficile da digerire, ci butto su un po’ di acqua tonica, altrimenti stasera si dorme sin troppo presto.
Ore 22.05 – Buona la seconda per Malika…
La Ayane conferma di essere un buon talento, in più con una canzone scritta da Giuliano Sangiorgi è difficile sbagliare. Poi sul palco arriva Neri Marcoré nei panni di Alberto Angela, come al solito simpatico e leggero.
Ore 22.00 – Una Malika Ayane bionda ma molto efficace
Quella di Malika è forse la voce più potente del Festival di Sanremo di quest’anno, anche la canzone non è male, ma stasera tutti sembrano sottotono, certo le canzoni non sono bombe energetiche, ma anche gli artisti sembrano patire la pressione e forse si riservano quel tocco magico in più per la finale. Prima canzone gradevole, vediamo la seconda…
Ore 21.50 – Carla Bruni le suona alla Littizzetto?
No… è la Littizzetto che le canta alla Bruni, una donna che “ha più culo che anima”. Carla Bruni è capace di vincere il Festival senza nemmeno partecipare. Adesso la Bruni le dà il “la…” e Lucianina canta la chanson de Carla Bruni.
Ore 21.45 – Carla Bruni dopo Cristicchi… Overdose…
Ok, ieri il Festival è andato bene, ma stasera vogliono toccare subito il fondo stordendo gli italiani con Cristicchi e Carla Bruni con tanto di chitarrina strimpellata a mo’ di star del country made in USA. Allora… se sei una modella ed eri una gran figa fino a qualche anno fa e sei la moglie di un potente politico dovresti avere il tempo e il modo di comprendere che non puoi fare di tutto… Che canti come un cagnolino e che la gente non ti fischia perché pensa solo all’azzurro dei tuoi occhi.
Ore 21.40 – Date gli occhiali alla Littizzetto!!!
Arriva Jessica Rossi con vestito verde smeraldo e naso in bella mostra, pur restando una bella stanga. Mentre la Littizzetto per presentarla e leggere il gobbo strabuzzava gli occhi come la Marcuzzi in preda all’actiregularis. Ma Lucianina stasera non si cambia? Perché così sta davvero male… ma male male…
Ore 21.35 – La prima volta che sono morto… questa è la seconda
Non mettiamo in dubbio il tema, non vogliamo parlare della sostanza… Ma Cristicchi è un po’ depressivo, ancora di più in questo periodo di crisi e scandali, ci sarebbe bisogno di un po’ di ottimismo. Stasera un Festival molto invernale e grigio per il momento, un po’ troppo monotono…
Ore 21.30 – Cristicchi ma una cura di Viagra no?
La musica di Cristicchi non mi convincerà mai, capisco i temi impegnati… ma la voce, il ritmo, un po’ di spirito dove sono?! Cristicchi, con questa prima canzone non ci piace. Noia.
Ore 21.25 – Max Biaggi ed Eleonora Pedron assieme per i Modà
Una magrissima Eleonora Pedron con un vestito davvero fantastico, forse più bello e portato meglio di Bar Refaeli, la signora Biaggi è letteralmente pazza dei Modà e ha convinto anche l’attuale Campione del Mondo Superbike a seguirli. Una coppia molto strana quella Pedron-Biaggi, ma il loro rapporto sembra navigare in buone acque!
Ore 21.20 – Come l’acqua dentro il mare, come i Modà a Sanremo…
La seconda canzone ha un titolo, che si può facilmente parafrasare per dire che i Modà stanno a Sanremo come il cacio sui maccheroni. Canone più “colta” questa seconda, scommettiamo che passerà la prima? E per restare tra il serio e il sanremese… ma Francesco quando canta, perché fa la faccia da Topo Gigio? Cerca di conquistare i voti dei bambini?!
Ore 21.15 – I Modà stanno facendo il verso a loro stessi e ad Emma Marrone?
La prima canzone dei Modà sembra quasi fare il verso a Non è l’inferno di Emma Marrone, che ha vinto lo scorso Sanremo e che contava Francesco Silvestre tra gli autori… Con tanto di polemica. Se si potesse non morire ricorda per tonalità e sonorità proprio la canzone vincitrice dello scorso anno, manca solo l’energia di cui è capace Emma e, poi, saremmo lì ad ascoltare l’ennesimo successo.
Ore 21.10 – Aprono le danze i Modà
Subito dopo la Refaeli arrivano i Modà grandi favoriti del Festival e a questo punto vorremmo capire che mettono a fare online la scaletta, se poi non la rispettano mai e tutta la serata è un susseguirsi di cambi di programma. Partono con la prima canzone, molto sussurrata.
Il Festival comincia con una grande interpretazione di Beppe Fiorello, che ripropone il successo per antonomasia della musica italiana: Volare di Domenico Modugno, che Fiorello interpreta anche in una serie TV che andrà in onda su Raiuno. Con tanto di giacca azzurra che arrivava direttamente dal Sanremo del 1958, è stata alla fine restituita alla moglie di Domenico Modugno che era in platea per ricevere questo omaggio ad uno dei miti della musica italiana.
Dopo Beppe Fiorello arriva Bar Refaeli con un splendido vestito azzurro, che imita Luciana Littizzetto, che arriva poco dopo con una casacca bianca, che al cospetto della Refaeli la fa letteralmente sembrare una borsa di lenzuola da tenere in soffitta. Fazio gongola con gli occhi a cuoricino per Bar Refaeli, con cui ha già duettato in conferenza stampa. Tanto da dire alla top model israeliana che qui è tutto tuo e puoi fare quello che vuoi. E arriva anche l’irriverente battuta della Littizzetto sulla love story finita ormai anni fa con Leonardo Di Caprio, ma la Refaeli glissa… una ferita ancora aperta?