Si è conclusa sotto il cielo di Cannes una giornata particolarmente significativa. Oggi è stato il grande giorno di David e Robert e del loro attesissimo film insieme. Si parla ovviamente di Robert Pattinson, idolo delle ragazzine (e non solo), alla sua prima vera esperienza cinematografica di rilievo con un regista “importante”, e di David Cronenbeg, maestro indiscusso del cinema contemporaneo, che a partire dagli anni ’80 ha gettato le basi per una nuova concezione del cinema che racconta l’uomo e la tecnologia, il suo rapporto con il moderno e con il mondo, donando al mondo della celluloide un vero e proprio corpo, da smembrare e ricomporre.
Dunque questo grande genio ha scelto Pattinson per il suo film, Cosmopolis, un trip reale e mentale in cui un giovane attraversa New York in limousine nel corso di un giorno. Il film, tratto dall’affascinante romanzo di Don DeLillo, è purtroppo un’opera incompiuta, quasi abbozzata e per niente convincente. Nonostante il plauso della croisette questa volta Cronenberg non riesce ad affondare il colpo, pur realizzando un’opera nel suo miglior stile registico e secondo una sceneggiatura che davvero rispecchia la sua poetica, oltre che rispettare anche le pagine di DeLillo.
Il film è stato presentato in concorso questa mattina, ad una proiezione delle 8.00 e sicuramente non ci aspettiamo che il regista o l’attore protagonista possano conquistare qualche premio da parte della giuria presieduta da Nanni Moretti. Come accadde al Festival di Roma due anni fa, dove fu presentato il film tv Le cose che restano, anche Cannes apre le porte al piccolo schermo e quest’oggi ha visto la proiezione di Hemingway & Gellhorn, biopic sulla tormentata storia d’amore tra lo scrittore Ernest Hemingway e la corrispondente del WWII Martha Gellhorn.
Dopo la trasgressione di ieri torna quindi sul red carpet la Diva, Nicole Kidman, che interpreta la Gellhorn, affiancata da Clive Owen nei panni di Hemingway. Alla regia Philip Kaufmn produttore, sceneggiatore, attore e mente geniale dietro al plot originale de I Predatori dell’Arca Perduta. E’ stato lui questo pomeriggio nella sala Bunuel il protagonista del terzo Mastercall organizzato per questo Festival. Ma si sente già aria di fine Festival e così, mentre il concorso aspetta di vedere gli ultimi due titoli, già arrivano i primi premi per la sezioni collaterali.
Assegnati infatti i premi della Quinzaine des Réalisateurs e della Semaine de la Critique: il primo è andato a No, di Pablo Larrain; la Semaine ha premiato invece Aqui y Alla, di Antonio Mendez Esparza. Per quello che riguarda invece le previsione per la Palma d’Oro, sembra che il Moonrise Kingdom di Wes Anderson sia il favorito, ma i giochi sono ancora aperti e quindi aspettiamo di vedere i film proiettati domani, ultimo giorno prima della grande premiazione di domenica.
Leave a Comment