La Bella Rosaspina addormentata, si intitola così il rifacimento della celebre favole de La Bella Addormentata messa in scena dalla compagnia teatrale Sud Costa Occidentale fondata da Emma Dante, diventata la vera e propria pietra dello scandalo per la stagione teatrale 2013-2014 del Teatro Testoni ragazzi di Bologna.
Lo spettacolo è stato considerato “per adulti e bambini al di sopra degli otto anni”. Ma qual è il problema? Quale lo scandalo che ha gettato nello scompiglio istituzioni e pubblico?
Lo spettacolo mette in scena la favola resa celebre dal cartone animato della Disney, con la differenza che la Bella Rosaspina in questione, si sveglia dopo 100 anni di sonno incantato e si ritrova proprio al giorno d’oggi, incontra il suo principe che si rivela alla fine una donna. Insomma Rosaspina è gay. Il finela è stato preso subito di mira e considerato “nero e grottesco”. E ancora più pesante è il giudizio di Valentina Castaldini, consigliera del Pdl: “Qui di grottesco c’è solo il tentativo di strumentalizzare i bambini. Fatelo ma non con i miei soldi” riferendosi al fatto che il teatro Testoni ragazzi usufruisce di un immobile concesso in comodato d’uso gratuito e di una convenzione pubblica di 810mila euro.
Al di là della discussione sociale e ideologica, sembra però si sia perso di vista il progetto artistico di Emma Dante, che ha sempre fatto discutere con la sua opera teatrale. Basti pensare che già nel 2004, nella sua rappresentazione del classico tragico, Medea, aveva fatto travestire da donna gli uomini del coro.
Se si pensa alla versione edulcorata che ci ha fatto conoscere Disney, forse è anche naturale storcere il naso, ma non bisogna mai dimenticare che l’arte è qualcosa di personale e mutevole, e la Dante è un’artista con un grande carattere.