Care amiche,
sorelle, mogli, amanti, fidanzate, confidenti, mamme, casalinghe, impiegate…
Vi sentite già affannate solo leggendo l’elenco di una parte delle nostre attività? Bene! Vorrà dire che sono riuscita a farvi respirare il tema di questo articolo: il post-vacation blues, ovvero lo stress da rientro. E vi dirò di più: a soffrire maggiormente di questa vera e propria sindrome sono le donne, of course.
Ma andiamo con ordine.
Le giornate ancora calde non facilitano il distacco emotivo dai giorni spensierati dalle vacanze, quando il mare era costantemente ai vostri piedi e lo shopping immancabile. Non sorprendetevi, dunque, se guardando dalla finestra del vostro ufficio vi sembrerà di vedere una distesa di sabbia e ombrelloni invece che il più reale, e triste, parcheggio affollato. Attente però a non abbandonarvi troppo all’illusione, la sindrome è dietro l’angolo e purtroppo, stando ai dati del Dipartimento di neuroscienze del Fatebenefratelli di Milano, ne soffre circa il 35% della popolazione.
Ansia esagerata, emicrania insopportabile, spossatezza, inappetenza, insonnia, sono alcuni dei più diffusi sintomi dello stress da rientro. Un modo per aggirare il pericolo c’è. Gli impegni sono tanti, forse troppi, ma non è il caso di affrontarli tutti insieme, tutti adesso. Il sovraccarico di lavoro e pensieri servirà solo a tardare il vostro riadattamento alla quotidianità. Piuttosto godetevi il week-end, vivetelo come una zona d’ossigeno tra le settimane lavorative e, approfittando del sole ancora alto, non rinunciate alle attività all’aria aperta. Vi ho convinte?
Dopo questa breve parentesi rilassante torniamo allo stress. Come vi dicevo all’inizio, noi donne ne siamo particolarmente colpite perché, alle difficoltà del riadattamento ai ritmi quotidiani, si aggiungono le responsabilità verso la famiglia e i figli. Noi, wonder woman del terzo millennio, non vogliamo rinunciare a nulla. Lavoratrici impeccabili, madri adorabili, mogli invidiabili: tutto deve essere al top! Ma attente: oltre alla solita irritabilità, così facendo si rischia di incorrere nella ben più grave depressione.
Secondo uno studio tedesco coordinato Hans-Ulrich Wittchen, il 38% delle donne europee soffre di problemi legati alla salute mentale, e più di un terzo di queste rientra nella fascia d’età compresa fra i 16 e i 42 anni, esattamente l’età fertile. Niente panico, vi svelo un semplice trucco: ci costerà del sacrificio, ma se riusciremo a rinunciare a un po’ della nostra perfezione e a non pretendere troppo da noi stesse, saremo psicologicamente più preparate al peggio e vivremo più serene, perché più pronte ad affrontare la difficoltà. L’ha detto anche uno studio americano dell’Università di Washington condotto su 1.600 giovani spose.
Ecco, sapevo perfettamente che oltre a tutto questo avreste pensato anche alla superstar di quest’anno, ossia la crisi economica. Lo so, non potete consolare il vostro rientro con acquisti sfrenati, ci sono le spese per la scuola dei vostri bimbi. E ancora… Stop! Calma, vi consiglio di non aggiungere stress a stress, non vi sembra già abbastanza il vostro post-vacation blues?
Oggi sono buona e voglio darvi un altro consiglio, o meglio un esercizio psicologico. Pensate alla crisi non come a un ostacolo insormontabile pronto ad abbattervi, ma come un’opportunità per risvegliare la vostra parte creativa. Forza! Aprite il cassetto e rispolverate il vostro sogno. Non vi sembra che sia arrivato il momento di rimboccarsi le maniche per renderlo realtà? Io direi di sì, vi vedo già sorridere!
Maria Grazia Piemontese
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