Tradire è un fenomeno di massa, essere traditi una moda vera e propria. A partire dai vip americani per finire alle comuni famiglie italiane, la maggior parte delle coppie si trascinano da anni per via di un tradimento. Si, perché in tempi di difficoltà economiche, neanche i vip si possono più permettere un divorzio e, quindi, si preferisce far finta di nulla o vivere da “separati in casa”.
Lo confermano gli avvocati matrimonialisti: “è più facile alzare un muro in casa propria, che non subire le conseguenze economiche e psicologiche di un divorzio legale. Così il nostro ruolo di avvocati diventa più effimero poiché ci troviamo a dividere beni materiali di piccola consistenza con parcelle minime per i nostri clienti”. Più economici sono sicuramente i cyber-detective: persone specializzate nel scoprire il traditore tramite Web. Eh sì, Facebook spopola anche quando si tratta di “corna”. È stato, infatti, definito il primo social network, nonché mezzo di comunicazione utilizzato per tradire. A seguire ci sono i messaggi e le telefonate, più rischiose perché ci si può dimenticare di cancellarli. Per questo motivo nascono i cosiddetti detective della Rete.
A volte sono gli stessi coniugi traditi che, con un po’ di coraggio, si cimentano nell’impresa; altre volte sono veri e propri investigatori che non si appostano più sotto casa, ma cercano di arrivare alla verità tramite il network. Come fanno? Basta diventare amici degli amici del traditore e della sospettata amante: la verità verrà a galla da un “commento di troppo” postato nella bacheca.
Per quanto riguarda sms e telefonate è una passeggiata! Spesso ci si dimentica il cellulare in cucina (un atto inconscio della sincerità umana) e lì scatta il desiderio dell’altra persona di controllare tutto ciò che può essere sospetto.
Inserisco brevemente un racconto di una mia conoscente: “In auto, come spesso capita a tutti, mi cade una penna sotto il sedile, la cerco disperatamente e… da sotto il tappetino salta fuori un cellulare che non ho mai visto prima. È il cellulare con cui il mio compagno si sente da ben dieci anni con l’amante”. Un piccolo esempio di come uomini e donne possano facilmente sbagliare. Per permettersi un’amante ci vuole furbizia e molta memoria!
È importante non lasciar mai traccia delle comunicazioni telefoniche o digitali; incontrarsi in posti isolati, lontani da occhi indiscreti e inventare ottime scuse (mai negli stessi giorni e alla stessa ora, per non destare sospetti) con il proprio coniuge.
Ultima soluzione consigliata da esperti del settore investigativo: se non vuoi spendere soldi per smascherarlo, vai una settimana in vacanza e lascia tuo marito con l’amante… presto si stancherà di fargli da cameriera e lo mollerà!