A 18 anni Karen ha ormai superato la fase nella quale il sesso era una meravigliosa scoperta quotidiana. Ora, infatti, che ha dei rapporti sessuali costanti con il suo fidanzato di sempre, vive il sesso con gioia e con normalità, e anche con un pizzico di rischio. Quello che Karen ignora, infatti, è che non sempre il preservativo è un salvagente per le malattie sessualmente trasmissibili, pur potendo contare su di lui per quanto riguarda l’HIV (il virus dell’Aids), tanto per citare quella più conosciuta.
A 19 anni, infatti, Karen scopre di aver contratto il Papilloma Virus Umano, un virus bastardo che supera la barriera del preservativo e per il quale non è stata ancora scoperta una cura certificata (il vaccino, infatti, è ancora sottoposto a verifiche). A Karen i medici dicono di stare tranquilla, perché il virus è di quelli innocui e perché può essere tenuto sotto controllo. Passata la paura, Karen può tornare alla sua vita normale con la promessa di un check up annuale.
Di HPV ce ne sono centinaia: nella gran parte si tratta di tumori benigni, ma c’è una percentuale di tumori maligni che necessitano di ulteriori controlli e verifiche. Ad esserne più colpite sono le donne anche se il rischio è esteso anche agli uomini – il contagio avviene tramite contatto diretto sia sessuale che orale che anche solo cutaneo (attenzione ai bagni pubblici) – e, soprattutto, a tutti coloro che hanno dei comportamenti sessuali promiscui.
Soluzioni? Prevenzione, prevenzione e ancora prevenzione. Solo così, infatti, ogni eventuale pericolo può diventare una rogna che si può vincere. Proprio come è riuscita a fare Karen.
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