Pannolini lavabili sì, pannolini lavabili no: cosa sono, come usarli e perchè

Ultimamente si sente molto parlare di pannolini lavabili, alternativa a quelli usa e getta (disposable diaper, DD) per tutelare l’ambiente e garantire il benessere dei più piccoli. Ma moltissime mamme non li conoscono, non sanno come funzionano o rinunciano a priori a questa possibilità per svariate perplessità.

pannolini lavabiliCosa sono? Sono pannolini prodotti per essere riutilizzati all’infinito. Sono formati da una parte interna assorbente e da una esterna impermeabile ma traspirante. Esiste poi un velo usa e getta che può essere inserito a contatto con la pelle e serve per trattenere la parte solida. In commercio ne esistono di tre tipi: Due pezzi (parte interna assorbente più quella esterna); Pocket (pannolini con tasca) e Tutto in uno.

Che fare quando arriva il momento del cambio? I residui solidi si tolgono con il velo e i pannolini si chiudono in un secchio. Per evitare odori sgradevoli, sul fondo del secchio si può mettere del bicarbonato di sodio. E per lavarli? Si possono unire agli indumenti bianchi in lavatrice, programmata a una temperatura che arriva ai 60° massimo altrimenti i tessuti perdono capacità di assorbimento. L’importante è non usare troppo detersivo per evitare reazioni allergiche al bimbo ed evitare l’ammorbidente che contiene sostanze cancerogene.

Quali sono le perplessità delle mamme riguardo pannoliniai pannolini lavabili? Ad esempio, il pensiero di doversi dedicare anche al lavaggio dei pannolini una volta nato il bebè le terrorizza. Sarebbe un impegno in più di cui fanno volentieri a meno. Fermo restando che chi sceglie i pannolini lavabili in caso di emergenza può sempre ricorrere a quelli usa e getta, usare i lavabili comporta un lavoro di 60 minuti in più alla settimana. Un altro dubbio riguarda la loro dimensione: è vero che possono essere un bel impaccio per i piccolini che cominciano a muoversi per il mondo, ma proprio il loro essere un po’ più ingombranti diventa un vantaggio per un corretto sviluppo delle anche. C’è poi chi non crede che possano assorbire quanto i DD, ma cambiandoli ogni 2/3 ore sono funzionali come gli usa e getta. Tra l’altro, più vengono lavati e più aumenta il loro potere assorbente.

Perché usarli? Perché le fibre naturali di cui sono composte le parti interne evitano il surriscaldamento dei genitali e riducono il rischio di irritazioni. Perché il bambino abbandona il pannolino prima in quanto si accorge con maggiore facilità di essere bagnato e questo lo porta a controllarsi e ad utilizzare il vasino.

Perché sono economici: in tre anni una famiglia può spendere 200-800 euro (dipende dai modelli) in pannolini lavabili (ricordo utilizzabili all’infinito quindi anche con un secondo bambino) contro i 1500-2000 euro per gli usa e getta. A quest’ultima somma vanno aggiunti circa 200 euro a tonnellata per le spese di smaltimento. Perché ci aiutano a salvaguardare l’ambiente: per ogni bambino buttiamo circa 5 tonnellate di pannolini usa e getta, che moltiplicate per tutti i bimbi costituiscono il 20% dei rifiuti solidi. Questi pannolini impiegano circa 500 anni per essere riassorbiti dall’ecosistema. Pensiamoci!