Si avvicina la grande notte, da qualche giorno ormai si cerca di dormire di più perché la cerimonia di domenica sera promette di durare fino alle 6 del mattino, ora italiana. Si cerca di trovare una buona compagnia di cinefagi con cui passare la notte, possibilmente su sedie scomode per scoraggiare il sonno, ma soprattutto si fanno pronostici. Gli ultimi giorni sono infatti i più caldi tra i bookmakers che puntano, scommettono, calcolano e bilanciano.
C’è però da fare una premessa: gli Oscar stanno diventando sempre più una operazione mediatica, che segue regole politiche e spesso leggi oscure ai più. In pratica non sempre vengono nominati i migliori, e qualche volta le nomination vanno ad un intero anno di carriera, oppure arrivano a riparare un torto subito l’anno prima. E’ successo diverse volte negli anni e quest’anno potrebbe succedere con Michelle Williams, alle sua terza nomination senza alcuna vittoria. La gara è aperta perché mentre la Streep sta continuando a raccogliere premi per la sua Iron Lady, gli Oscar sono decisamente più politically correct e potrebbero finalmente premiare la 6 volte nominata Glenn Close. Di contro però, Viola Davis e Rooney Mara, diversissime per tipo di performance e per tipo di film al quale hanno partecipato, hanno da dire ugualmente la loro poiché sono senza dubbio due delle migliori attrici viste negli ultimi anni, in ruoli tanto diversi quanto complessi. Lo stesso discorso vale per i begli attori protagonisti, poiché se Clooney è il più amato del pianeta, Dujardin ha fatto incetta di premi, è francese, è affascinante e probabilmente vincerà insieme al suo film, assolutamente il favorito a portarsi a casa la prestigiosa statuetta per il miglior film.
Resta molto difficile fare pronostici realistici, anche perché quelli più vicini alla realtà spesso non ci piacciono dal momento che ognuno di noi vuole un proprio altarino di premiati da venerare. Personalmente, se mi venisse chiesto, darei un Oscar a Jessica Chastain per il suo ruolo in The Tree of Life, anche se l’attrice è stata candidata come miglior non protagonista in The Help, premierei finalmente quel genio di Malick, per la regia e il film (sempre The Tree of Life), darei un’altra statuetta a Tilda Swinton per …E ora parliamo di Kevin, ma non è stata nemmeno nominata… premierei tutto il cast di The Help, Jean Dujardin e entrambi i fuoriquota di quest’anno ovvero Christopher Plummer e Max Von Sydow, entrambi 82 anni ed entrambi pietre miliari del cinema di sempre (il primo è stato il Capitano Von Trapp in Tutti insieme Appassionatamente, il secondo Padre Merrin ne L’Esorcista), premierei Jonah Hill e Octavia Spencer e tanti altri ancora. Tuttavia non si può avere tutto e così l’unica cosa che si può fare è recuperare ora di sonno, fare scorte di patatine, dolci e altri generi di conforto e sperare in una bella cerimonia.