Appena conclusa la cerimonia degli Academy Awards 2012. Anche quest’anno lustrini, strascichi, sete e broccati hanno sfilato sul tappeto rosso fin dentro al Kodak Theatre di Los Angeles per premiare e farsi premiare con le mitologiche statuette dorate di Oscar.
Trionfo annunciato per il sopravvalutato The Artist. Il film francese porta a casa 5 statuette tra cui le più prestigiose miglior film (e si sapeva), miglior attore protagonista per Jean Dujardin (anche questa si sapeva e soprattutto è stata meritatissima) e miglior regia a Michael Hazanavicius, premio che desta curiosità più che stupore. Il suo lavoro è stato si coraggioso nel voler riproporre uno stile cinematografico passato (film muto in bianco e nero), ma non ha sicuramente dimostrato guizzi notevoli di regia, che si limita a descrivere e accompagnare il racconto.
Cosa che invece non hanno fatto due illustri contendenti al premio, Martin Scorsese che cimentandosi con il 3D di Hugo ha dato respiro a queste tecnica considerata troppo spesso un espediente raccogli-soldi, e Terrence Malick che con The Tree of Life ha realizzato un affresco cosmico di grande poesia. Lo stesso numero di statuette di The Artist ha portato a casa anche Hugo, cinque in tutto, ma si trattava di premi tecnici tra cui la miglior scenografia a Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, unico spiraglio d’Italia questa notte a Los Angeles.
La miglior attrice invece è sempre lei, Meryl Streep, splendida in un abito tutto dorato, sembrava lei stessa una statuetta a grandezza naturale, e che sorpresa quando Colin Firth l’ha chiamata per ritirare il premio… sembrava sinceramente meravigliata, quasi a dire “non dovevate”. Per lei è la terza statuetta, con buona pace di Glen Close che torna a casa con la sesta nomination senza mai vincere un Oscar.
I premi per gli attori non protagonisti vanno a Christopher Plummer e Octavia Spencer. Lui, 82 anni, alla seconda nomination e al primo Oscar ha candidamente e dolcemente detto al suo Oscar: “Hai appena due anni più di me, dove sei stato per tutto questo tempo della mia vita?” e ce lo chiediamo anche noi dal momento che questo è il coronamento non solo di una splendida performance in The Beginners, ma anche di una straordinaria carriera 60ennale. Lei, la Spencer, è alla sua prima nomination e alla prima vittoria ha ringraziato Spielberg, produttore del film che non ha vinto nulla ma che per un motivo o per un altro c’entra sempre con tutti i film in produzione. Rideva tra le lacrime la bravissima Octavia.
Miglior film straniero a Una separazione, bellissimo dramma iraniano, un piccolo gioiello di regia e sceneggiatura. Ultimo commento positivo per Billy Crystal, ospite della serata: garbato, spiritoso e talvolta pungente ha condotto con eleganza la serata fino alla sua conclusione.
Di seguito vi lasciamo con il video degli highliths dei momenti migliori.