Proclamate ieri le nomination agli Academy Award edizione 2012. Questa sarà l’edizione numero 84 del più prestigioso dei premi cinematografici e già è scattata la febbre da Oscar, gli scommettitori accaniti già fanno pronostici e calcolano percentuali per cercare di azzeccare il vincitore nella categoria miglior film, o miglior attore protagonista, o magari entrambe.
Quest’anno l’Academy ha introdotto un nuovo sistema di votazione per stabilire quali sarebbero stati i film a concorrere come miglior pellicola dell’anno cinematografico appena trascorso. Questo sistema, che può essere definito proporzionale, consiste nel far votare a tutti i membri dell’Academy la loro cinquina favorita. Tale operazione ha consentito poi di stilare una classifica di preferenza in cui tutti i film che avrebbero conseguito una percentuale di voto uguale o maggiore al 5% dei voti complessivi, sarebbero stati candidati.Il risultato, che prevedeva un’oscillazione tra i cinque ei sette titoli, ha portato ad una candidatura a miglior film per ben nove pellicole! Risultato davvero notevole che sottolinea la buona qualità dei film di quest’anno e soprattutto la difficoltà di stabilire poi un vincitore. Ma veniamo ai protagonisti, i frementi nominati. Per la categoria miglior film sono stati nominati come detto nove titoli: The Artist, The Descendants (in italiano Paradiso Amaro), Extremely Loud & Incredibly Close (in italiano Estremamente piano e incredibilmente vicino), The Help, Hugo (in italiano Hugo Cabret), Midnight in Paris, Moneyball (in italiano L’Arte di Vincere), The Tree of Life e War Horse.
La lotta sembra tutta aperta, soprattutto considerando la qualità dei nove film elencati: vincerà il doloroso ricordo dell’11 settembre, oppure la straordinaria opera di Terrence Malick? Le avventure di Hugo Cabret alla scoperta della lanterna magica si opporranno alla spielberghiana favola di guerra? O trionferà, ancora una volta, l’artista del cinema muto che sta facendo razzìe di premi in tutto il mondo? Hugo e The Artist conducono le classifiche con il maggior numero di candidature, ma mentre il film di Scorsese è in gara per molti Oscar tecnici (tra cui la scenografia dell’italiano Ferretti), The Artist gareggia nelle categoria cosiddette principali: regia, film, attore protagonista, attrice non protagonista, colonna sonora, sceneggiatura e altre per un totale di 10 contro le 11 di Hugo.
Come già accennato The Artist concorre con il miglior attore, il francese Jean Dujardin, che per presenza scenica potrebbe sbaragliare tutti, se non fosse che in nomination ci sono anche dei signori abbastanza noti che rispondono al nome di George Clooney, Brad Pitt e l’eccezionale Gary Oldman alla sua prima nomination per la sua straordinaria interpretazione in La Talpa di Alfredson. Presente anche l’outsider di turno, Demián Bichir per A Better Life. La controparte femminile invece presenta una bella lotta, poiché questa volta è stato tirato in ballo l’olimpo delle grandi attrici, scomodando l’onnipresente Meryl Streep (17 nomination e 2 Oscar), accanto alla superba Glenn Close, accompagnate però da un Michelle Williams in stato di grazia nei panni di Marilyn Monroe, Viola Davis indescrivibilmente brava in The Help, e il folletto Rooney Mara nel ruolo che fu di Noomi Rapace nel remake americano di Uomini che Odiano le Donne.
E che dire invece della cinquina che gareggia per la miglior regia? Torna in campo Woody Allen, che con il suo Midnight in Paris ha raccolto molte più nomination di quanto forse il film meritasse. Con lui ci sono Alexander Payne, oggi a Roma per presentare il film in questione (Paradiso Amaro), Martin Scorsese che non pago delle 5 nomination e della statuetta conquistata con The Departed ci riprova con Hugo, il francese Michel Hazanavicius che porta avanti il suo coraggioso film muto in bianco e nero The Artist, chissà se nell’epoca del digitale non venga premiato il ritorno alle origini, e infine sua maestà Terrence Malick che ha portato sullo schermo The Tree of Life, già trionfatore di Cannes 2011 e straordinario poeta del cinema mondiale.
Terry ha un conto in sospeso con l’Academy dal 1999, quando gli sfuggì la statuetta per La Sottile Linea Rossa, vinta dal Soldato Ryan di Spielberg. Che l’Academy voglia rimediare al torto subito dal regista texano? Staremo a vedere il 26 febbraio, quando Billy Chrystal dal Kodak Theatre ci presenterà l’84esima edizione degli Academy Awards!
Per un elenco completo dei nominati potete cliccare qui.
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