Si sa, per una donna in gravidanza che soffre di piccoli disturbi, come un raffreddamento o un torcicollo, non è opportuno curarsi con medicine tradizionali. L’alternativa è ricorrere a qualche rimedio naturale. Ma non tutte le cure naturali vanno bene, ci sono prodotti che non sono indicati e fra questi ci sono anche alcuni oli essenziali. “Ma dai!”, esclamerete voi. Incredibile, lo so! Anche io mi sono stupita non poco quando l’ho scoperto.
Quali oli allora? Vediamoli insieme. Nonostante la loro capacità di migliorare la digestione e i disturbi di stomaco, e chi è o è stata incinta sa quanto frequenti sono questi fastidi, l’olio di anice e quello di Coriandolo sono controindicati in gravidanza. Anche l’olio essenziale al Basilico non è adatto alla donna in gravidanza. Peccato perché l’Ocimum basilicum aiuta a curare il raffreddore, la bronchite, la sinusite, l’influenza, tutti mali di stagione insomma. Sono ancora controindicati l’olio di Canfora, di Cisto e di Cedro, ahimè buoni drenanti per la cellulite. Non va bene neppure l’olio essenziale di Galbano che agisce sui disturbi di fegato e cistifellea, organi sotto pressione soprattutto in questo periodo dell’anno.
Da evitare anche l’olio di Chiodi di garofano, che sarebbe utile non solo contro la gengivite, altro problema ben noto alle donne in gravidanza (ha a che fare con lo squilibrio ormonale gravidico), ma anche contro nevralgie, ascessi o herpes simplex. E poi niente oli di: Ginepro bacche, Incenso (da evitare nei primi tre mesi di gravidanza), Issopo, Maggiorana, Menta piperita, Mirra, Noce moscata, Origano, Patchouli, Rosmarino, Salvia, Timo rosso, Verbena odorosa e Zenzero.
Una buona notizia per le partorienti: per facilitare il parto, dal momento in cui inizia il travaglio si può far uso in inalazione secca di uno o più dei seguenti oli: Anice, Cannella foglie, Gelsomino, Mandarino, Menta piperita, Rosa, Salvia, Verbena odorosa. Quando toccherà a me, li proverò e condividerò con voi il risultato. Va da sé che si accolgono volentieri le testimonianze di chi li abbia già testati o abbia il piacere di sperimentarli prima di me.