Noel Gallagher ci riprova da solo. Dopo la fine dei suoi rapporti professionali con il fratello Liam e la fine degli Oasis (sic!), Noel presenta il suo primo, egregio lavoro da solista riuscendo a definire con esso un proprio sound, una personalità artistica individuale e insinuando il sospetto nei fan che forse forse gran parte del successo della band di Manchester fosse opera sua.
Rimanendo fedele al primo amore, il rock, Noel si abbassa di un tono, regalando sfumature più delicate e intimiste ai suoi brani. È cresciuto e si è lasciato alle spalle lo spaccone che il suo pubblico conosce bene. Da ragazzo rubava autoradio ed ha avuto seri problemi con la polizia, forse a causa di una situazione familiare non proprio rosea. Adesso Noel tira fuori tutto e sorprende con scelte sonore davvero impensate per lui, ma che si rivelano vincenti.
Mario Luzzatto Fegiz del Corriere della Sera le definisce aperture orchestrali alla Morricone miste a folk, fiati di New Orleans e musica dance. L’album High Flying Birds è stato registrato a Londra e Los Angeles, tra il 2010 e il 2011, e contiene 10 tracce. Due di queste sono già note dai tempi degli Oasis: Record Machine e Stop the Clocks. Altre due, Everybody’s on the Run e If I Had a Gun erano invece già trapelate in Rete tramite YouTube, dopo che Noel le aveva eseguite nel 2009 durante due soundcheck rispettivamente a Rio de Janeiro e a Hong Kong.