Morbo di Parkinson: mangiare peperoni aiuta a ridurne il rischio

Mangiare peperoni due volte a settimana potrebbe essere un modo per ridurre, fino a un terzo, il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson.

Gli scienziati hanno scoperto che le persone, che hanno mangiato alimenti, contenenti una forma di nicotina commestibile, che comprendono anche pomodori, patate e melanzane, hanno raggiunto alti livelli di protezione contro il disturbo. La ricerca aggiunge il provato legame tra il ridotto rischio di malattia, il fumo e l’uso di cerotti alla nicotina. Ma gli esperti invitano i pazienti ad avere cautela, affermando che altri componenti del prodotto potrebbero essere efficaci nei risultati.

Dr. Susan Searles Nielsen, dall’università di Washington a Seattle, ha affermato: “il nostro studio è il primo ad indagare il legame tra la nicotina e il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson. I nostri risultati suggeriscono l’effetto protettivo della nicotina, o forse di sostanze chimiche simili ad essa, ma meno tossiche, nei peperoni e nel tabacco”.

peperoni e morbo di parkinsonPer la ricerca, pubblicata sulla rivista Annals of Neurology, 490 pazienti con morbo di Parkinson sono stati interrogati sulle loro abitudini alimentari e il consumo di tabacco. Oltre a loro, hanno partecipato allo studio altri 644 individui, non affetti del disturbo. Il consumo generale di verdure non ha dimostrato di influire sul rischio del morbo, ma si è rivelata nel consumo di verdure, che appartengono alla famiglia delle Solanacee, contenenti piccole quantità di nicotina, la sostanza chimica che causa la dipendenza dal fumo.

L’andamento è stato più efficace con i peperoni, specialmente nelle persone poco o mai esposte al tabacco; i partecipanti, che ne hanno mangiato almeno due volte a settimana, avevano il 30% in meno di probabilità di contrarre il morbo.

Anche se le prove portano alla nicotina come principio attivo, il team non ha escluso un altro responsabile dei benefici. Una possibilità sarebbe l’anabatine, che ha avuto proprietà antinfiammatorie.

Vari studi hanno trovato che chi fumava,anche passivamente, aveva meno probabilità di contrarre la malattia. La dietologa Catherine Collins, del St George’s Hospital NHS Trust a Londra, ha dichiarato che lo studio ha fornito ulteriori prove dei benefici della dieta mediterranea, ricca di verdure come pomodori e peperoni. Tuttavia, i risultati sono ancora insufficienti, per promuovere i peperoni, come una protezione dal Parkinson. Il contenuto di nicotina può variare nelle verdure, a causa dei metodi di coltivazione, raccolta e metodi di cottura.

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