Dopo Bianca Balti vedere apparire la figura mediterranea di Maria Nazionale, mette quasi allegria. Splendido il vestito di Maria, un color tra il petrolio e lo smeraldo, una tonalità che mette in risalto le sue curve abbondanti e il viso “scuro” da donna tipicamente napoletana. Un bell’esempio di femminilità italiana, non eterea, ma reale e tangibile.
La canzone è una rivisitazione del genere neomelodico, non scontata e molto personale, lei ha una gran voce e l’Ariston l’apprezza; tant’è che è l’unica ad essere acclamata ogni qualvolta è salita sul palco dell’Aristo. Dopo l’interpretazione di ieri sera che ha ridato spolvero ad un grande classico, anche stasera Maria Nazionale ci ha metto tanto, tutta la sua passione e la sua voce.
Il suo non è certo un genere musicale molto popolare tra i giovani, che col televoto dicono tanto, ma vista la posizione in classifica e il peso della critica potrebbe dire la sua, anche se Daniele Silvesitri, i Modà e Mengoni, per motivi diversi meriterebbero qualcosa in più.