Fino al 4 novembre Lucca si fa trasgressiva. Sarà infatti quella la data ultima per poter ammirare da vicino i leggendari scatti alle celebrità di uno dei fotografi che ha ridisegnato il modo di fare fotografia nel XX secolo.
Stiamo parlando di David LaChapelle, che al Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art è di scena con 53 dei suoi scatti migliori, in una mostra curata da Maurizio Vani. Il suo modo schietto e controverso, sensuale e perverso di fare fotografia gli attirò le simpatie di Andy Warhol, che negli anni ’80 lo volle in Inteview Magazine.
Lui, LaChapelle, ha sempre fatto del colore, della cultura popolare, e a volte del cattivo gusto, il suo tratto distintivo arrivando a collaborare con le star più in vista di Hollywood: da Angelina Jolie, quando era ancora la signora Thorton, fino ad un giovanissimo Leonardo DiCaprio, passando per la svampita ereditiera Paris Hilton, al Re del Pop Michael Jackson e alla Venere Nera, Naomi Campbell, senza dimenticare Uma Thurman e Madonna.
La lista dei divi che si sono prestati all’eccentrico talento di LaChapelle è lunghissima e oziosa da compilare in questa sede, tuttavia resta indiscusso il ruolo di rottura e di riconsiderazione dell’arte figurativa e dell’utilizzo del colore per tutti i fotografi (e gli artisti in generale) successivi.
La costruzione di quadri artificiosi e disturbanti prende il sopravvento sullo scatto fugace e rubato, qui completamente assente, e si impone come nuovo mezzo di controllo su tutto e di esternazione totale del corpo e dello spirito dell’artista/soggetto.