“Devo obbligatoriamente curarmi. Mi devo curare, sono andato avanti trascinandomi, trascurando i postumi della broncopolmonite avuta lo scorso anno e non curata a dovere. Ora i medici mi hanno obbligato a fermarmi e io non posso fare diversamente”.
Così Luca Barbareschi ha scritto allo Stabile di Genova, dove dal 5 novembre doveva andare in scena con l’adattamento teatrale de “Il Discorso del Re”.
L’attore è stato costretto per ordine medico a due mesi di sospensione dei lavori, per necessità di salute che lui stesso ha definito non gravi ma da tenere sotto osservazione. “Il provvedimento dei medici è di vitale importanza, nel senso letterale del termine. Il dolore, la frustrazione e il senso di impotenza che sto provando in questo momento non sono descrivibili, ma non posso fare altro che obbedire ai medici“, scrive ancora Barbareschi che avrebbe dovuto continuare con la messa in scena dello stesso spettacolo anche a Milano, ma dove ha dovuto rinunciare a completare il numero di recite previste.
Stando a quanto dichiara Barbareschi, la situazione dovrebbe risolversi se per i prossimi due mesi osserverà con scrupolo le cure mediche. “Mi impegno fin d’ora a recuperare ogni data in coda al tour che aveva come termine di chiusura il 2 marzo”.
Interrompendo tutte le attività pubbliche Barbareschi ha però precisato ai gestori dei teatri a cui ha dovuto comunicare il suo ritiro forzato, che potrebbe farsi vedere in giro per la promozione del suo ultimo film, Something Good, ma non temete, saranno tutti interventi registrati!
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