Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato, la recensione del film di Peter Jackson

Finalmente il momento tanto atteso da tolkieniani e nerd di tutto il mondo sta per arrivare. Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato sta per raggiungere le sale e ieri sera, a Roma, la proiezione stampa ha infiammato i cuori dei fortunati giornalisti che hanno potuto vedere il film con ben 72 ore di anticipo sul resto degli italiani.

Sono felice, e anche un po’ presuntuosa, nel dire che io ieri c’ero. Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato non ha più segreti per me, e qualora lo vogliate, posso accompagnarvi nella lettura di questo film, senza ovviamente “spoilerare”!

Dunque, come per Il Signore degli Anelli, Peter Jackson si fornisce di un bellissimo prologo, che funge da spiegone iniziale per i profani di Tolkien:

c’era una volta una bella città che prosperava grazie alla vicinanza di Erebor, regno nanico di Thror, re sotto la Montagna, in possesso di un grandissimo tesoro, proveniente proprio dalle profondità della terra. Un brutto giorno, il drago Smaug, soprannominato il Terribile, spazzò via la gioia e la vita da Erebor, impossessandosi del tesoro del re. Dopo 171 anni, il nipote del re Thorin Scudodiquercia, decide di rientrare in possesso del suo regno, aiutato da 12 fidi nani, dallo stregone Gandalf il Grigio e dallo Scassinatore più improbabile della storia: l’hobbit Bilbo Baggins.

Con Lo Hobbit comincia la grande mitologia di lo hobbit recensione film cinemaTolkien, scrittore famosissimo soprattutto per il suo capolavoro indiscusso Il Signore degli Anelli. In questa storia, però, si raccontano gli eventi precedenti a quelli ben noti già raccontati da Peter Jackson nella trilogia campione di incassi di dieci anni fa. Ovvero si racconta dell’avventura di Bilbo e di come tornò a casa ricco di tesori e con uno strano e magico anello…

Il film di Peter Jackson, pur avendo parecchie imperfezioni, restituisce intatta l’emozione del romanzo, parlando al cuore dei fan, in maniera esplicita e perfetta, senza paura di risultare retorico o di osare allontanandosi dal sentiero tracciato dal racconto. Per questa trasposizione, Jackson ha chiamato a raccolta tutti gli attori della trilogia dell’anello che poteva: a parte Ian McKellen, il cui ruolo è fondamentale anche in questa storia, ritroviamo nel film Ian Holm, ovvero il vecchio Bilbo, Elijah Wood, leggendario Frodo che appare brevemente nel prologo, oltre al Bianco Consiglio, che riunisce gli esseri più potenti della Terra di Mezzo, impegnati a difendere il bene.

Si tratta di Hugo Weaving, che torna nelle raffinate tuniche elfiche di re Elrond di Gran Burrone, di Christopher Lee, ancora una volta Saruman il Bianco, e la magnifica Cate Blanchett che riprende il ruolo di Galadriel, dama della luce, splendente nei suoi abiti ricamati, il sogno di ogni donna.

lo hobbit un viaggio inaspettato

Ma con i vecchi, si uniscono alla brigata anche nuovi amici, su tutti i simpaticissimi nani: sono Fili, Kili, Oin, Gloin, Dwalin, Balin, Ori, Nori, Dori, Bifur, Bofur e Bombur, capitanati da re Thorin, e con loro un inedito Bilbo, interpretato da Martin Freeman, che sembra nato in una caverna hobbit tanto è a suo agio nel variopinto panciotto del Signor Baggins!

Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato è una divertente ed emozionante avventura da vivere al cinema, in compagnia di popcorn e di veri appassionati del Professore di Cambridge.