Per chi non la conoscesse, l’Advertising Standards Authority è l’agenzia britannica che supervisiona gli spot pubblicitari prima che questi vengano messi in onda decretando così il successo o l’insuccesso di un prodotto o un marchio.
L’ultima negazione per i sudditi della regina Elisabetta è quella della campagna pubblicitaria del Phones4U, un colosso dei cellulari inglesi. Effettivamente lo spot ha del macabro, dato che la protagonista è una bambina simile a quella del film “The Ring”. La scena si svolge in un garage e questa bambina insegue una donna, spaventatissima, per proporle le nuove tariffe telefoniche, terminando con una frase minatoria del tipo “Missing our deals, will haunt you”, che significa: “Se perdete le nostre offerte, vi ritroverò”.
Ma questo è solo un caso limite di censura effettivamente motivata. Meno giustificata la cancellazione dagli schermi della campagna di Marc Jacobs in cui Dakota Fanning presenta il profumo XXL, tenendolo stretto tra le gambe. Secondo l’ASA, lo spot era eccessivamente provocatorio e ammiccante date le posizioni proibite che la testimonial assumeva durante gli scatti.
Di tutt’altra pasta, invece, il corto girato da Miu Miu lo scorso anno per la collezione invernale 2011-2012, censurato nel Regno Unito per la presenza di immagini pericolose e irresponsabili. La storia di Hailee, testimonial quindicenne protagonista della campagna, inizia con la frase: “Una volta fu chiesto a Jean Cocteau: se la tua casa fosse in fiamme, quale sarebbe l’unica cosa che porteresti con te, e lui rispose AL FUOCO!”. Poi una musica classica dolce, ma allo stesso tempo triste, ritrae Hailee in casa e sui binari di un treno tra le scarpe e i vestiti più belli quasi a voler significare che per lei, invece, gli oggetti più importanti sono gli abiti. Secondo l’ASA l’immagine della ragazzina sui binari avrebbe potuto indurre ad imitazioni pericolose da parte di bambini.
Altra situazione spiacevole ha subito Lancôme per lo spot del mascara Hypnôse che aveva come testimonial una Julia Roberts super ritoccata ai limiti del naturale. Lo spot è stato censurato con la motivazione di essere ingannevole per le donne.
Si può dire che L’ASA si dia un gran da fare per proteggere i cittadini inglesi da eventuali traumi psicologici procedendo al giudizio di uno spot secondo un rigido codice scritto dal comitato di prassi pubblicitaria (CAP) e dal comitato di trasmissione della prassi pubblicitaria (BCAP). Nel codice si tiene sempre in considerazione che la pubblicità non sia offensiva, ingannevole e nociva psicologicamente per il pubblico. L’ASA ha anche disposto un regolamento per tutte le campagne pubblicitarie che contengono prodotti particolari, come: alcolici, medicine, prodotti finanziari ecc. In particolare, l’agenzia è attenta alla protezione dei bambini, perché si sa, la pubblicità e così breve che non si può scegliere quale spot guardare!
http://www.youtube.com/watch?v=N2oL_gXECtg