Oggi la nostra urina oltre ad utilizzarla per “annaffiare” piante e aiuole può servire per far funzionare dispositivi di piccole dimensioni. Il nostro corpo produce dunque una sostanza capace di fornire energia, la nostra pipì da oggi è così annoverata tra le fonti di energia alternative.
La notizia arriva direttamente da Alghero, in Sardegna, snocciolata durante la presentazione nazionale alla quale hanno partecipato Legambiente, La Casa Vede C02.0 e la facoltà di architettura dell’Università di Alghero. In questo contesto è stato presentato il sistema di Franco Lisci, ricercatore e progettista di impianti, che si fonda su un sistema che funziona in completa autonomia, senza rete elettrica e con il solo apporto di urina umana o animale.
Fino a poco tempo fa il problema più grande derivava dal fatto che l’utilizzo dell’urina portava alla formazione di particelle altamente inquinanti ma, a quanto pare, Lisci è riuscito a risolvere il problema mediante l’utilizzo di un filtro chiamato Orilana Smart composto di pura lana di pecora che, grazie alla sua conformazione, riesce a catturare e trattenere le particelle evitando la loro dispersione nell’ambiente.
Ma andando al sodo vi chiederete: a cosa può essere utile la nostra urina? Per ora si riescono a far funzionare dispositivi di piccole dimensioni e in futuro? Molto probabilmente ci attendono le auto a pipì.
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