La mancanza di sonno prolungata può modificare i geni (fino a 700)

Tra la notte degli Oscar e gli spogli delle ultime elezioni, molti italiani avranno arretrate diverse ore di sonno. I più fortunati hanno già recuperato, mentre chi non l’ha fatto dovrebbe affrettarsi a prendersi una pausa e farsi una abbondante pennichella.

Sembra infatti che la mancanza di sonno prolungata possa addirittura modificare dei geni, fino a 700, a causa di una prolungata mancanza di riposo. Improvvisamente quindi il calo dell’attenzione e dell’attività cognitiva, il livello di stress alto, il senso di fame causati tutti dal poco riposo diventano quasi sintomi secondari di una mutazione più complessa.

La ricerca viene dall’Università del Surrey e si associa a quella che i ricercatori hanno fatto negli ultimi mesi, secondo cui il corpo si regolarizza gradualmente dopo che i suoi ritmi di sonno e veglia sono stati alterati.

Lo studio inglese, pubblicato sulla rivista specializzata Pnas, si è basato su 26 soggetti volontari in buona salute e si è concentrato sugli “effetti della mancanza di sonno nei ritmi circadiani e sue ricadute sul trascrittoma”.

I soggetti sono stati tenuti sotto osservazione una settimana in una clinica specializzata per i disturbi del sonno; per sette giorni i soggetti sono stati privati di alcune ore di sonno, arrivando a farli dormire solo per sei ore a notte. Alla fine dei sette giorni, le “cavie” sono state tenute sveglie per 40 ore consecutive per compiere le analisi sul Dna. Con loro c’era anche un gruppo di controllo che ha riposato 10 ore a notte.

Le loro analisi sono state poi confrontate, mancanza sonno problemi dormireparagonando i tracciati genetici di chi aveva dormito tanto con quelli di chi non aveva affatto riposato. A questi dati sono stati aggiunti anche le differenze di capacità cognitive e di qualità del riposo. Che risultati hanno prodotti questi confronti incrociati? Per ben 711 geni delle persone che avevano dormito poco si sono trasformati, modificando i loro ritmi di lavoro, alcuni decelerandolo, altri accelerandolo.

In particolare si sono modificati i geni che sono responsabili del metabolismo, dei livelli di stress, e soprattutto dell’omeostasi, cioè l’equilibrio interno del nostro corpo, decisamente fondamentale per uno stato di salute che si possa definire buono. Per questo, chi dorme poco, è considerato essere a rischio e può avere tendenza a digerire male, a mangiare di più, ad ingrassare e a gestire male lo stress.

La scoperta, che potrebbe sembrare ovvia, da invece una spiegazione genetica alla comune diceria che riposare fa bene: infatti si è dimostrato così che non si tratta affatto di una diceria, ma che il riposo ci permette di vivere al meglio, quando è equilibrato e proporzionato alla nostra attività quotidiana.