La Fiaccola Olimpica continua a spegnersi. Un caso o un difetto di produzione?

Le prossime Olimpiadi sono ormai vicine, si svolgeranno a Sochi e tutti sono impazienti di assistervi, nel mentre però gli occhi rimangono silenziosamente puntati sull’emblematica torcia che, in questi giorni, è in viaggio per la Russia.

Pare però che il percorso da affrontare sia continuamente interrotto e minato dallo spegnimento della stessa fiaccola, in due giorni, raccontano i media, si è spenta ben quattro volte costringendo gli agenti della sicurezza ad intervenire cercando di ravvivare la fiamma con i propri accendini.

Ecco così nascere un vero e proprio caso che mette in imbarazzo le autorità russe pronte, dal canto loro, a richiedere l’intervento risolutivo degli esperti per consentire alla fiaccola di continuare il suo viaggio senza più superflue interruzioni.

La stampa, però, tralascia queste affermazioni e focalizza fiamma olimpica l’attenzione su altri aspetti, tutti puntano il dito contro la Kramash l’azienda che ha prodotto le altre 16 mila fiaccole che, fino alla cerimonia d’apertura dei Giochi Invernali fissata per il 7 febbraio, verranno portate a “zonzo” per l’intero Paese.

Il terrore di tutti è che questi eventi possano ripetersi e che il difetto di produzione possa invalidare anche le altre fiaccole rimanenti. Nel frattempo, per dissolvere ogni dubbio, il partito di Putin ha chiesto di andare a fondo nella vicenda visto il salato investimento che ammonta a 4,8 milioni di euro.

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