La Bottega dei Suicidi: vietato ai minori di 18 anni dalla Censura

Sarà questa la settimana di maggiore affluenza al cinema per tutta la nostra Penisola, dato che nella cultura italiana il periodo natalizio è quello che si sposa meglio con la sala cinematografica e con il cinema in famiglia.

Devono averla pensata così i distributori, che per questa settimana hanno deciso di far uscire un solo film nuovo da andare ad associare a quelli che sono già usciti la scorsa settimana. Ricordiamo che oltre alle commedie italiane Colpi di Fulmine e Tutto Tutto, Niente Niente, ci sono anche un bellissimo film d’animazione Disney Ralph Spaccatutto, dedicato ai più piccoli, ma anche ai grandi che sono stati bambini con i video games a 8 bit, e Vita di Pi, una magnifica avventura di un sopravvissuto in mare che cerca di raggiungere la prima costa combattendo per la vita con una tigre del Bengala, sua unica compagna di viaggio.

È forse un po’ ozioso, ma doveroso sottolineare che sono questi due i titoli assolutamente da non perdere per queste vacanze natalizie 2012-2013.

Questa settimana l’unico titolo in uscita è La Bottega dei Suicidi, esordio alla regia del regista francese Patrice Laconte, film che a partire dalla sua presentazione ha fatto parlare di sé per il rigido giudizio che la Commissione di Censura ha stabilito: un divieto ai minori di 18 anni che ha lasciato a dir poco basito lo stesso Laconte, il quale ha prontamente dichiarato di aver fatto il film per la nipote di otto anni e che sperava, durante le riprese, di fare un film in cui i piccoli si identificassero con il giovane protagonista.

Ma di cosa parla questo film? Per quale la bottega dei suicidi recensione cinema film censuramotivo la censura italiana è stata così rigida? Una città grigia dove il sole non splende più, dove la gente è triste e rassegnata, dove non si sa se è mattina o sera, se è oggi o domani. Cosa fare allora se non suicidarsi? E se la tua vita è stata un fallimento puoi sempre fare della tua morte un successo.

Basta affidarsi a professionisti, come la famiglia Tuvache ed entrare nella piccola bottega oscura! Tutto scorre nel migliore dei modi fino a quando Alan, il nuovo nato, non distrugge l’equilibrio famigliare con la sua “ingiustificata” gioia di vivere. Le parole con cui la Commissione ha giustificato la sua censura sono molto chiare: “il tema del suicidio è trattato con estrema leggerezza e facilità di esecuzione”.

Paura dell’emulazione quindi e paura che il messaggio che fa passare il film sia un po’ troppo a senso unico. La realtà dei fatti invece è che forse il film è un po’ troppo cupo per i bambini molto piccoli, ma che allo stesso tempo il suo giovane protagonista è un personaggio vivace e speciale, un bambino positivo che combatte per realizzare i suoi desideri, per dare felicità alla sua famiglia e che alla fine farà la differenza.

httpv://www.youtube.com/watch?v=b6aLxeyhTO8