La bisessualità come fattore di rischio

Prima di affrontare questo argomento voglio fare una premessa grande come una casa. Ricordiamoci sempre che la sessualità in sé è un fattore di rischio, che sia etero, omo, relativa ai minori, di coppia, ecc. Il sesso è una “bomba atomica genetica e sociale”, per questo è molto pericoloso.

bisessualitàOkay, detto questo, veniamo al nostro argomento. Gli studi degli americani sul tema si sprecano e si sprecano non solo nel senso che sono molti, ma anche nel senso che sono sprecati, inutili, non dicono nulla di più di quanto l’osservazione, l’esperienza e il buon senso quotidiano già non sanno e non vedono tutti i giorni.

Questi studi ci dicono in definitiva che gli omosessuali hanno più difficoltà e sono più esposti a rischi di salute (dipendenza da fumo e alcool, problemi di asma e depressione, ecc.) degli eterosessuali; che le donne bisex hanno più problemi delle donne lesbiche; che le donne bisex bianche hanno più problemi degli uomini bisex bianchi; che le donne bisex ispaniche hanno più problemi delle donne bisex bianche; ecc. Potete leggere degli articoli inerenti a questi temi sul American Journal of Public Health   http://ajph.aphapublications.org (inserendo nella casella di ricerca bisexual).

Ma questi studi (che hanno un costo come ricerca) non fanno che esplicitare una “graduatoria umana”  che, purtroppo, conosciamo tutte molto bene, dove in cima stanno i privilegiati e i più protetti dal sistema e poi giù giù degradando fino alle fasce più basse ed emarginate della società. La graduatoria potrebbe essere questa:

1)      Maschio etero bianco

2)      Femmina etero bianca

3)      Femmina lesbica bianca

4)      Maschio gay bianco

5)      Maschio e femmina bisex bianchi

6)      Trans bianco

7)      Maschio etero di colore

8)      Femmina etero di colore

9)      Femmina lesbica di colore

10)  Maschio gay di colore

11)  Maschio e femmina bisex di colore

12)  Trans di colore

Da questa classifica vediamo che i bianchi valgono di più dei neri, gli uomini più delle donne, gli etero più degli omo, gli omo più dei bisex e i bisex più dei trans. Questa è la situazione, nulla di nuovo sotto il sole e gli studi dei luminari illuminano una stanza giù illuminata.

Tornando ai nostri bisessuali vorrei segnale una festa tutta dedicata a loro. È la Giornata della Bisessualità,  che dal 1999, ogni 23 settembre viene celebrata a Madrid. In questa data si commemora la morte di Sigmund Freud, che per primo incluse il termine bisessuale nei suoi studi.

Micheal Page, nella sua ricerca di una icona unitaria, ha disegnato la bandiera dell’orgoglio bisessuale, costituita da tre strisce: rosa, per la parte omosessuale, blu, rappresentante il lato eterosessuale e viola, nel mezzo, per rappresentare l’unione dei due colori.

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