Sono state tante le critiche che hanno seguito il derby Juventus-Torino della scorsa domenica. La partita, lo ricordiamo, è stata decisa da un rigore non dato al Torino che avrebbe pareggiato i conti con il goal di Tevez.
La squadra bianconera è stata quindi tacciata di favoreggiamento arbitrale, scatenando accese polemiche. All’indomani di questa partita, per il valore del derby stesso e per il risultato dubbio, ecco arrivare la polemica. Il rapper toscano di fede granata Manu PHL, al secolo Emanuele Flandoli ha fatto uscire Contro la Juve, una canzone che parte proprio dalla proverbiale preferenza arbitrale per la squadra di calcio, per parlare della situazione del Paese. Nel brano infatti si dice chiaramente: “Mica ti si avvicina la cima se non hai alle spalle un avvocato, un presidente, un bello sponsor”.
Il brano prosegue poi con i contro, uno dei quali presente anche nel titolo: “Contro l’ipocrisia. Contro chi vince imbrogliando. Contro il qualunquismo eletto a valore dominante. Contro l’immobilismo, contro i voltagabbana”. Insomma si capisce subito che “chi vince imbrogliando” non sono solo gli juventini, e che la partita è diventata un pretesto per parlare d’altro, come ogni artista si sente in dovere di fare davanti ad una società in difficoltà. E il calcio passa così in secondo piano, perché infondo, giro di soldi a parte, importa poco chi vince e chi perde, ma che lo spirito di rettitudine vada perso in un vortice di imbroglio, proprio come nella società “civile” in cui tutti i giorni viviamo. Eppure, trai protagonisti dei video di Manu PHL, ci sono anche quei bambini, che ancora vivono il calcio con la magia della passione giovanile, e un po’ di rabbia per quello che c’è intorno, un po’ di più, sale dallo stomaco. La canzone fa parte dell’EP ‘Contro’, distribuito da ‘Made In Etaly’ su etichetta ‘La Grande Onda’ su tutti i digital store.
Il video è stato rimosso dal rapper che spiega di aver ricevuto minacce e che la canzone prendeva spunto dal mondo del calcio per raccontare la società di oggi. Un’altra pagina buia di polemiche e minacce, che rendono ancora più torbido e poco piacevole il mondo del calcio.
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