Dopo i recenti scoop imbarazzanti e svariate notizie, tali da sminuire la reputazione di Justin Bieber da idolo-icona degli adolescenti, i tabloid si chiedono se la pop star sarà l’ultima celebrità teenager ad impazzire e a fallire.
Recentemente, la diciannovenne star del pop ha passato una pessima settimana, tra lavoro, ospedale e paparazzi. Pochi giorni fa, è stato criticato dalle sue fan, perché si è presentato tardi ad un concerto.
Sul web sono apparse foto in cui Bieber fumava marijuana, e titoli giornalistici hanno rivelato, che la star ultra-popolare non tarderà a seguire lo stesso percorso della famosa Britney Spears, ossia verso il disastro. Tuttavia, altri difendono la star, suggerendo che lui stia attraversando una fase naturale della sua vita: l’adolescenza.
Donnie Wahlberg, aveva solo 14 anni quando debuttò nella musica nel 1980 e ricorda la pressione e i periodi difficili, che ha dovuto passare come giovane celebrità. “gli errori di Justin Bieber sono quelli che ognuno fa alla sua età. Il suo problema sono i 50 paparazzi intorno a lui, pronti a trovare l’esclusiva su quello che fa”.
La pressione su Bieber si è resa evidente nei giorni, che hanno seguito il suo malore alla O2 Arena di Londra, quando il cantante nominato ai Grammy scrisse su Instagram che è stanco “delle continue bugie da parte della stampa” e che avrebbe dovuto riposarsi: “ho realizzato più di quello che potevo immaginare, ho 19 anni e per molti deve essere strano pensare che questo sia solo l’inizio. Sono una brava persona con un grande cuore e non è semplice. Mi arrabbio sempre. Sono umano. Posso anch’io sbagliare”.
Nick Carter, membro dei Backstreet Boys, difende Bieber: “in qualche modo ci si sente sotto pressione, ti mancano gli amici, la tua infanzia, vedi i tuoi coetanei andare a scuola e crescere e tu che ripeti sempre ‘Oh, devo tornare in tour”.
Sia Carter che Wahlberg non vogliono dare consigli a Bieber semplicemente perché hanno passato la sua stessa situazione. “La realtà è che lui farà quello che vuole fare. Ciò che è successo a me quando avevo la sua età è stato lo stesso: il potere. I tuoi genitori ti dicono, ‘non fare questo, non fare quello’ e tu, guardandoli, rispondi: “Chi sei tu? Io sono io”.
Ma la popolarità lascia la libertà di essere quello che sei, di essere un bambino?