Il cantante si è presentato presso la stazione di polizia della città canadese per far fronte ad un’accusa di aggressione
Proprio il giorno in cui una petizione per ‘deportarlo’ in Canada ha superato le 100.000 firme, il cantante Justin Bieber è tornato nel suo paese natale e si è presentato presso il commissariato del centro di Toronto, secondo quanto confermato dalla polizia di Toronto ad E!.
Bieber, 19 anni, è incriminato per un’aggressione verificatasi lo scorso dicembre e riguardante uno scontro avvenuto con un autista di limousine di Toronto.
“La polizia di Toronto ha richiesto che Justin Bieber comparisse oggi a Toronto per far fronte ad un’accusa di aggressione,” ha affermato l’avvocato del cantante in una dichiarazione rilasciata ad E!. “Ci aspettiamo che la questione sarà trattata come reato minore. La nostra posizione è che il sig. Bieber è innocente. Poiché la questione ora è stata posta in tribunale, in questo momento sarebbe inappropriato parlare dei dettagli dell’accusa o della nostra difesa.”
In una dichiarazione, la polizia di Toronto ha affermato che il fatto che ha causato l’arresto di Bieber si è verificato il 30 dicembre, alle 2:50 del mattino circa, dopo che una limousine era andata a prendere un gruppo di sei persone all’uscita di un night club. Più precisamente, durante il viaggio per arrivare ad un hotel, è sorta una lite tra uno dei passeggeri e il conducente della limousine. Quest’ultimo è stato più volte colpito sul retro della testa, hanno affermato gli agenti. L’autista ha poi fermato la limousine, è uscito dal veicolo e ha chiamato la polizia. L’uomo che ha colpito il conducente se n’è andato prima che arrivasse la polizia, recita la dichiarazione.
Dopo essere stato scortato in commissariato ed essere rimasto lì per un po’ di tempo, Bieber è stato rilasciato. Secondo quanto riportato dalla polizia, dovrà comparire in tribunale il prossimo 10 marzo.