Lo scorso 14 luglio era saltata gli occhi della cronaca la notizia che la scrittrice della saga di Harry Potter, JK Rowling, aveva pubblicato sotto lo pseudonimo maschile di Roberth Galbraith un romanzo giallo dal titolo The Cuckoo’s Calling. Il romanzo, dal discreto successo, è diventato poi un bestseller, ma la Rowling non aveva avuto alcuna parte nello svelamento della vera identità dello scrittore.
Infatti sembra che a tradire la scrittrice sia stato lo studio legale Russells: uno degli avvocati dello studio aveva raccontato alla moglie la verità e lei ha spifferato tutto al Sunday Times, che ha fatto lo scoop. La Rowling ha così intentato causa allo studio, salvo poi fare marcia indietro ad una condizione: il Russells dovrà fare una sostanziosa donazione per far ritirare la denuncia a zia Row, come la chiama il fandom di Harry Potter.
E così è stato infatti, lo studio legale ha devoluto la sua donazione all’ong Soldiers’ Charity, per i reduci di guerra e le loro famiglie, una mossa strategica e intelligente da parte della scrittrice, considerando che il romanzo in questione ha per protagonista proprio un reduce che si reinventa detective.
Inoltre, sempre da accordi, gli introiti registrati dal libri, a partire dal 14 luglio 2013, e per tutti i 36 mesi successivi, sarà devoluto alla stessa associazione. Decisamente una bella mossa Jo!
Ha fatto benissimo u_u.