Ancora dati negativi e poco lusinghieri per la donna nel mondo del lavoro. Le donne manager in Italia occupano solo il 26% delle posizioni disponibili nelle aziende importanti. A rivelare la percentuale è un’indagine condotta dal DAS, che, all’interno del Gruppo Generali, si occupa di analizzare e monitorare la panoramica europea della presenza femminile all’interno dei livelli organizzativi e gestionali di un’azienda o di una società.
La percentuale di un quarto circa sul totale di posizioni di responsabilità e comando è un fatto di incapacità da parte delle donne, o un problema culturale e storico?
Da quello che viene messo in evidenza dall’analisi del panorama Europeo, purtroppo sembrerebbe un problema culturale; l’Italia è quintultima in questa classifica, in cui fanno peggio solo Grecia, Repubblica di Macedonia, Lussemburgo e Cipro. C’è da andare a nascondersi in un quale oscuro anfratto, non c’è che dire!
A far meglio sono invece la Gran Bretagna e, inaspettatamente, la Lettonia, che vanta il 46% di dirigenti donne, indicatore del fatto che le donne al comando (purché competenti) possono essere una realtà importante e produttiva per un Paese allo sbando che, come il nostro, ha bisogno di radicali cambiamenti.
Tutti i Paesi Europei infatti si attestano intorno ad una media del 33% in merito alle donne impiegate in posizioni di potere, percentuale ben superiore al nostro 26%! Per ora purtroppo non si può fare altro he denunciare questo gap, aspettando e sperando che le cose cambino.