Il corpo della donna come capolavoro di Dio e come teatro delle più tremende crudeltà; il corpo della donna come veicolo per la vita e come oggetto da nascondere e merce da vendere
Il corpo della donna, per il mistero che porta insito nella sua ineffabile presenza e capacità di dare la vita, ha sempre generato le più alte lodi e le più basse violenze e nonostante secoli di Storia, di errori e di maledizioni, ancora adesso è importante che si ricordi al mondo la bellezza, l’utilità e anche la sacralità (in senso spirituale, non per forza religioso del termine) di questo corpo sempre esposto, brutalizzato e strumentalizzato.
Il fotografo Jordan Matter ne ha fatto un progetto lungo sei anni con il titolo “Uncovered: Woman in Word and Image”. Per 72 mesi infatti Matter ha fotografato per le strade di New York, circa 80 donne volontarie (per altrettanti scatti) in topless allo scopo di valutare, soppesare, analizzare e anche solo mostrare lo sfruttamento dell’immagine del corpo della donna nella quotidianità. Le 80 foto sono ora diventate un libro, che raccoglie il fotoprogetto messo al servizio di una causa umanitaria, la Somaly Mam foundation, associazione senza scopo di lucro che cerca di combattere contro la tratta delle schiave sessuali e contribuisce alla riabilitazione di quelle anime che riescono a scampare al terribile destino al quale sembravano destinate dai loro aguzzini. Il 10% del profitto derivante dalla vendita del fotoprogetto di Jordan Matter, sarà devoluto proprio a questa organizzazione.
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