L’impotenza è un’afflizione che mette a dura prova l’autostima di un uomo. Non è una malattia che si ammette di avere e sicuramente è difficile da curare per le grandi componenti psicologiche che convergono in essa associate alle vere e proprie problematiche fisiche.
Inoltre l’impotenza, o disfunzione erettile, non è da attribuirsi solo all’età ma è sempre più frequente trovare giovani che ne soffrono. Il National Health and Wellness Survey ha rivelato infatti, al Congresso della Società Italiana di Andrologia, che 1 ragazzo su 20 con età compresa trai 18 e i 39 anni ne soffre. I dati sono in aumento rispetto alle precedenti statistiche e nonostante l’informazione che è sempre più massiccia a riguardo sono in pochi a farsi curare.
Il problema più serio sembra infatti la difficoltà ad ammettere il problema, la mancata fiducia nel medico e verso i medicinali da assumere e la conseguente rinuncia a curarsi. Giorgio Franco, dell’Unità di Urologia della Sapienza di Roma, è allarmato dalla situazione, soprattutto perché la campagne di comunicazione sono davvero massicce “è ancora molto basso il numero di uomini che si affida all’andrologo”.
Il vero scoglio da superare è quindi la dimensione psicologica del problema soprattutto perché la risoluzione dello stesso, che è possibile, ha comprovate ripercussioni sulla qualità della vita, in positivo ovviamente.