In molti l’hanno sempre detto con grande leggerezza, senza mai far caso a ciò che si diceva, tuttavia sembra davvero che per chi è a dieta, o cerca di rimanere in forma, il senso di colpa faccia ingrassare.
A quanto pare sentirsi trasgressori e assoggettati alla propria gola non farebbe altro che “danneggiarci” psicologicamente, così come riferisce uno studio condotto da una squadra di ricercatori dell’Utrecht University, in Olanda.
La ricerca infatti sottolinea che per dimagrire non solo bisogna mangiare in maniera sana e fare movimento, ma bisogna avere una predisposizione mentale serena verso una dieta piuttosto che un’altra. La ricerca è stata condotta su 400 donne lasciate sole davanti al cibo: dai più calorici ai meno calori tutti hanno tentato le papille gustative delle fortunate cavie.
Dopo un po’ di tempo di assaggio libero, la donne sono state intervistate in merito a ciò che hanno assaggiato, alla qualità del cibo e anche ai grassi che hanno ingerito.
Il risultato è stato che le donne perennemente a dieta percepiscono il loro rapporto con il cibo come una continua lotta con un nemico, e non più come un momento di piacere e benessere. Infatti pur mangiando come e quanto le donne non a dieta, la tensione accumulata per lo “sgarro” alimentare ha impedito loro un corretto assorbimento del cibo.
La concentrazione che infondiamo nei cibi ingrassanti va quindi di pari passo con il nostro metabolismo, è quindi importante che ad una alimentazione sana associamo una tranquillità psicologica che ci possa permettere di concederci qualche piccolo piacere senza demonizzare dolci e grassi, per il nostro piacere.
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