Fulvio Alberini, presidente dell’Associazione storico culturale della Valsugana Orientale e del Tesino, ha avuto la sua rivincita. Dopo che il suo socio ha svuotato di tutti i suoi cimeli il museo della Grande Guerra per divergenze ideologiche, tutti gli altri soci, provenienti da tutta Italia, hanno collaborato per rimettere insieme la struttura e riempire di nuovo le teche.
Così il 2013 è stato un anno da record. “Non tutto il male vien per nuocere, alla faccia dei detrattori”, commenta il successo con parole amare ma divertite Albertini, di quel divertimento pienamente gustato di chi, “alla faccia delle avversità” è riuscito a farcela.
Dal 23 marzo a fine settembre, i visitatori hanno superato quota 3mila, contro i 2.500 dell’intero 2012. Valerio Minati, membro del direttivo dell’associazione, collezionista e nuovo custode del museo commenta: “Teniamo conto che questa estate abbiamo perso un buon 20-30% di visitatori per i lavori di riqualificazione del Brenta, con la chiusura della passerella sul ponte”.
Il responsabile della biblioteca, Massimo Libardi, aggiunge: “Avere personale qualificato, grande conoscitore della materia ha dato ulteriore impulso alla mostra”. E’ lui infatti a rimanere a disposizione dei visitatori, a far fare i tour per le stanze del museo a e raccontare storie e aneddoti legate a questo o a quel cimelio.
Il museo, dedicato interamente alla Grande Guerra, si sta preparando a celebrare il centenario e così si arricchirà di nuove sezioni e nuovi capitalo, cercando di evolversi con l’evoluzione congenita alla storia umana.