Il Grande Gatsby dal romanzo di Francis Scott Fitzgerald. Recensione

Basato sull’omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald, esce oggi al cinema, finalmente, Il Grande Gatsby, in cui il regista australiano Baz Luhrmann torna a lavorare con Leonardo DiCaprio, che aveva già diretto anni fa in Romeo+Giulietta.

il-grande-gatsby-dicaprioDopo l’accoglienza fredda che il film ha ricevuto alla proiezione per la stampa al Festival di Cannes ieri mattina, anche la stampa romana ha avuto la possibilità di vedere il film, ed oggettivamente l’accoglienza poco calorosa del festival francese è stata pienamente giustificata da un film “bello senz’anima”. La storia è quella notissima di Jay Gatsby, ricco signore che da delle grandiosi feste nella sua villa sulla baia, con la speranza di riuscire a catturare l’attenzione di una sola dei suoi innumerevoli invitati: Daisy, la donna che possiede il suo cuore.

Il regista Luhrmann si limita a raccontare in maniera didascalica un romanzo critico e potente, che racchiude in sé non solo una storia d’amore senza tempo, ma anche una feroce critica alla società degli anni Ruggenti che nelle lussuriose scenografie e in mezzo agli sfolgoranti abiti del film passa irrimediabilmente in secondo piano. Nonostante questo mancato atto di coraggio di Baz di osare anche con una storia così amata (come aveva fatto con successo con Romeo+Giulietta) il film resta una meravigliosa espressione artistica, soprattutto per un cast degno delle straordinarie parole di Fitzgerald. DiCaprio in primis, ma anche Carey Mulligan, Tobey Maguire, Isla Fisher e tutti gli altri sembrano usciti direttamente dalle pagine del romanzo, dando vita a quei caratteri che l’inchiostro dello scrittore ha reso immortali.