Dolci spose, siamo giunti al momento in bianco! Tulle, voille, pizzi, strascichi ma come fare per non cadere nel ridicolo?
E’ inutile dire cosa va o non va di moda quest’anno nel genere da sposa, perchè tutte le collezioni riprendono modelli vecchi e nuovi e possiamo divincolarci tra le novità puntando sui particolari.
I migliori stilisti e atelier, che si dedicano a farci belle, spaziano dall’alta moda delle Spose di Giò e Carlo Pignatelli, per finire all’atelier Aimée ed Errico Maria.
Il marchio, però, non dà la sicurezza sul tessuto di cui è fatto l’abito. Ultimamente in voga sono gli abiti in poliestere anche di nomi importanti. Se non volete rischiare di emanare un cattivo odore dopo aver sudato sotto i riflettori dei fotografi, conviene lasciar perder il sintetico. La seta è il tessuto migliore, ma anche pizzo e raso sono eleganti. Solo dopo aver scelto la stoffa, si passa al modello e a tutti i dettagli come fiocchi, copri spalla e veli che, vengono mixati seguendo regole di bon ton ben precise.
Facciamo qualche esempio.
Gli abiti di pizzo o quelli bordati in pizzo sono già molto eleganti di per se, quindi è possibile evitare gioielli e accessori. Questa mise non è consigliata per i matrimoni in campagna perchè più sportivi. Alcune donne, poi, adorano gli abiti senza spalline e con molti fiori sul corpetto; in tal caso capelli sciolti e senza velo sono preferibili. Meglio non agghindarsi come un albero di Natale!
Chi ha poco seno non può rinunciare alle spalline, altrimenti rischia ad alzar il corpetto con le mani continuamente, il che è fastidioso e indecoroso. Se siete spose molto magre anche di fianchi rinunciate all’abito stile impero a vita alta, vi farebbe sembrare delle acciughe. Optate, invece, per gli abiti con gonne a campana o gonfie di tulle.
Abiti corti e tailleur con sandali gioiello sono adatti ai riti civili; in entrambi i casi gambe nude e belle sono indispensabili. Le donne formose, possono scegliere balze e onde che si spiegano dal bacino in giù per nascondere i chili di troppo, unendo un bouquet tondeggiante come il resto.
I colori pastello, molto in voga negli ultimi anni, richiedono un bouquet tono su tono, capelli raccolti, assenza di gioielli e velo, per non somigliare ad un uovo di Pasqua.
I modelli anni ‘30 sono adatti alle magre, si usano senza copri spalle, ma con bouquet a cascata come i capelli lasciati sciolti e fluenti sulle spalle. I fiocchi, i fiori, gli Swarovski non mancano mai: se hanno colori diversi dall’abito sceglieteli dello stesso colore dei gioielli e con bouquet piccoli.
Infine lo strascico è poco utilizzato per matrimoni giovanili, ma se l’idea di principessa vi affascina, fatevelo reggere da tanti paggetti e damigelle, unico svantaggio?! Un matrimonio sull’erba, sarebbe “indimenticabile”.
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