Hansel e Gretel Cacciatori di Streghe: la recensione del film di Tommy Wirkola

Guilty Pleasure per definizione, arriva questa settimana al cinema Hansel e Gretel Cacciatori di Streghe. Nel film, scritto e diretto da Tommy Wirkola, una versione steampunk del fratellini nati dalla mente dei più famosi Fratelli Grimm è protagonista di un’avventura dal tocco horror e dal linguaggio sboccato.

Dopo la drammatica disavventura nella casetta di marzapane, Hansel e Gretel sono riusciti a scappare ma non sono tornati mai più alla loro casa. Sono rimasti soli al mondo e tutto ciò che hanno è un profondo odio verso le streghe e un grande desiderio di vendetta. Decidono quindi di diventare cacciatori di taglie e esercitare così una professione che unisce la necessità di far soldi alla loro sete di sangue di strega.

Tutto è cominciato, più o meno, con I Fratelli Grimm e l’Incantevole strega, film che vedeva Heath Ledger e Matt Damon interpretare i fratelli scrittori alle prese con una strega vera, Monica Bellucci. La rilettura d’autore, firmata da Terry Gilliam, è stata una sorta di capostipite per questa nuova tendenza hollywoodiana, ormai non tanto nuova, che vuole le favole per bambini raccontate ad un pubblico di adulti, con l’aggiunta di sangue, morti e mistero.

Così è stato per Cappuccetto Rosso Sangue, e Hansel e Gretel Cacciatori di Streghe recensione filmcosì sarà per molti altri progetti, come quello su Malefica, in cui Angelina Jolie interpreterà la perfida strega de La Bella Addormentata nel Bosco, e così sarà per La Bella e La Bestia, che sembra coinvolgerà Emma Watson nel ruolo di Belle e Guillermo Del Toro alla regia, e ancora un altro progetto su Cenerentola di cui, per ora, si conosce solo l’identità cinematografica della matrigna: Cate Blanchett.

Tornando a questi due affascinanti cacciatori di streghe, sembra davvero difficile pernsare ai due bambini innocenti e spaventati, quando davanti a noi si parano Jeremy Renner, già Occhio di Falco in The Avengers, con aria minacciosa brandendo un fucile, e la magnifica Gemma Arterton, dalle forme morbide e perfette, ma con una straordinaria tendenza a dare pungi e a tirare di balestra. I due bellissimi attori sono i protagonisti assoluti di questa pellicola che, avvalendosi di un 3D ben sfruttato, è destinata a dividere il pubblico.

Definendo il film un guilty pleasure si vuole proprio indicare il fatto che Hansel e Gretel è fortemente connotato da un cattivo gusto che pervade ogni momento della storia, dal tocco splatter al linguaggio dei protagonisti, ma che proprio nella sua totale mancanza di eleganza si ricopre di una autorità comica e grottesca che lo rende godibilissimo.