Un detto latino recita “Mens sana in corpore sano”, ed è obbiettivamente vero che l’armonia del corpo si rispecchia in qualche modo anche in quella dello spirito e viceversa. Ora però sembra che non solo un corpo sano possa aiutare un buon equilibrio mentale e spirituale, ma che possa addirittura aiutare a sopportare meglio il dolore.
La rivista specializzata Pain ha infatti pubblicato uno studio portato avanti da un team dell’Università di Heidelberg, in Germania, secondo il quale chi fa attività sportiva ha una soglia di sopportazione del dolore più alta rispetto a chi invece conduce una vita sedentaria.
E’ lo stesso professor Jonas Tesarz, coordinatore della ricerca, a commentare i risultati delle indagini che hanno affermato che confrontandola, la percezione del dolore un atleta rispetto a quella di una persona che ha un livello normale di attività fisica è più elevata, indipendentemente dal sesso del soggetto.
Lo studio è stato condotto su 550 atleti e su 330 persone normali, ovvero non atleti. Nel dettaglio, anche i diversi tipi di sport condizionano e fanno variare a soglia del dolore: gli sport di resistenza aumentano ulteriormente la soglia del dolore in maniera omogenea, cosa che non accade con altri tipi di sport come calcio o tennis. Tuttavia lo studio non è riferito solo alla condizione fisica, ma anche alla diversità psicologica tra un atleta che lavora sulla resistenza, tipo un corridore o un ciclista, e un atleta che lavora ad esempio in squadra.
Questa scoperta può sicuramente rivelarsi utile per chi cerca di trovare modi per alleviare i dolori cronici, che seppure sempre presenti potrebbero diventare più accettabili per persone sottoposte ad un certo tipo di allenamento.
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