La sua è una coltura antichissima, risale a circa 2000 anni fa, quando si estendeva nel Mediterraneo dall’Asia Minore fino alla Spagna. I Romani avevano addirittura dei manuali che ne illustravano le proprietà mediche e culinarie, oltre a spiegare le varie modalità di coltivazione.
Fu citato da Catone e Plinio nei loro scritti e faceva gola agli imperatori. È l’asparago, pianta che diffusasi per scopi officinali, rappresenta una vera prelibatezza sulle nostre tavole, soprattutto in questo periodo dell’anno e soprattutto se si ha la rara possibilità di raccoglierlo quando cresce selvatico e spontaneo nei castagneti. Arbusto molto profumato e saporito può essere difficile da consumare per la sue caratteristiche ‘selvatiche’ e per il suo sapore molto forte.
Il principale metodo per cucinare gli asparagi è la lessatura, o la cottura al vapore, che pur rendendolo più facilmente mangiabile perché lo ammorbidisce, rischia di far perdere nell’acqua tutte le numerose sostanze benefiche che contiene, su tutti i principi diuretici. Prima di tutto è necessario specificare che ne esistono di vari tipi: sottili, grossi, bianchi e verdi; ma ai nostri fini basta dividerli in sottili e grossi, a seconda del tempo di cottura e della ricetta che vogliamo preparare.
Per risotti e contorni ad esempio vanno bene quelli un po’ più grossi, mentre per la pasta o le frittate sono congeniali quelli sottili. Sbollentando gli asparagi grossi si possono servire con del guanciale, o della pancetta, come antipasto sfizioso, oppure si possono associare con un ottimo risultato con gamberetti, calamari e frutti di mare per un primo gustoso. Per mantenerne intatto il sapore però è necessario non cuocerli troppo e soprattutto associarli con il giusto tipo di ingrediente.
Per preparare una frittata di asparagi ad esempio basta mescolare a due o tre uova sbattute e salate, una manciata di asparagi sottili leggermente sbollentati. Per un piatto di penne davvero gustose e veloci basta preparare un soffritto di cipolla pancetta e pepe, saltando poi la pasta gli asparagi sottili tagliati a pezzetti e sbollentati e una pioggia di parmigiano a piacere. Una variante di questo piatto può essere con l’aggiunta di pomodorino oppure di un cucchiaio di passata di pomodoro.
La vera prelibatezza da preparare con gli asparagi però è il risotto, soprattutto se si decide di mixare gli asparagi lessati e di ottenere una vellutata profumata. Basta solo cuocere il riso gradualmente con brodo di verdure e aggiungere la crema di asparagi alla fine, con basilico e parmigiano a piacere.
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