Festival del film di Roma: sorprese al fotofinish (8°giorno)

L’ottavo giorno al Festival si è presentato ieri, contro tutte le aspettative, ricco di emozioni e di sorprese inaspettate. Il Concorso, che ieri ha visto la presentazione del suo ultimo film che aspira al Marc’Aurelio d’Oro, ha offerto una sorpresa da novantesimo minuto.

Quante volte può infatti capitare di vedere il film più bello in gara proprio l’ultimo giorno, quando i giochi sembrano già fatti? E invece è successo proprio questo! E causa dello scompiglio è stato The Motel Life, film diretto dai fratelli Gabriel e Alan Polsky, ed interpretato da uno straordinario Emile Hirsch e da un altrettanto bravo Stephen Dorff che potrebbe addirittura far concorrenza a Charlie Sheen per il premio al miglior attore. Nel film anche una cresciuta e sempre più brava Dakota Fanning. Due fratelli (Hirsch e Dorff) sono costretti a scappare da Reno, una cittadina del Nevada, dopo che il maggiore ha investito per sbaglio un bambino su una bicicletta, uccidendolo. La disperazione e la sofferenza che i due condividono in ricordo della madre che aveva chiesto loro di rimanere sempre uniti, sono alleviate solamente dalla fantasia del minore, che racconta sempre delle storie al fratello nel momento in cui la tristezza sembra sopraffarli.

Proprio queste storie sono l’elemento più interessante del film, tratto dall’omonimo romanzo di Willy Vautlin. In conferenza i due registi hanno spiegato che nel romanzo i racconti erano semplicemente raccontati, appunto, dal personaggio di Frank, mentre a livello cinematografico ci voleva qualcosa di più accattivante che l’inquadratura su Emile Hirsch che raccontava. Così è nata l’idea delle animazioni: disegni un po’ grezzi e animati in maniera poco fluida che rappresentavano con le immagini, le parole pronunciate dal personaggio. L’effetto è straordinario e il film acquista una sfaccettatura fantasy senza la quale forse sarebbe stato troppo brutale.

Ma protagonista della giornata è stato soprattutto James Franco, l’attore e ora regista che ha presentato al Festival un suo cortometraggio (Dream di un minuto appena) ed ha incontrato il pubblico in una maserclass in combo con il video artista Douglas Gordon. L’attore si è concesso tantissimo ai fan, un po’ meno ai giornalisti che hanno inutilmente affrontato il gelo del red carpet per sperare in una domanda, o anche solo un saluto da parte di colui che fu Harry Osborn per Sam Raimi nella ‘vecchia’ trilogia di Spiderman. Tutto tranquillo invece per oggi, nono e ultimo giorno di Festival, durante il quale saranno visti gli ultimi titoli fuori concorso e, in serata, saranno assegnati i premi finali di questa settimana edizione del Festival Internazionale del film di Roma.