Donne cacciatrici, uccelli spaventati, zombie che si innamorano e documentari a sfondo politico, questo e molto altro offre questa settimana cinematografica all’insegna di due titoli importanti che gareggiano per il titolo di miglior film dell’anno ai prossimi Academy Awards.
Nuovo fenomeno che promette di mobilitare un fandoom d’eccezione è Warm Bodies, prima delle tante pellicole in uscita che contro la moda corrente, spingono invece il mito dello zombie, come nuova creatura cinematografica data in pasto agli ormoni delle teenagers.
Nel film, il giovane zombie R si ‘innamora’ di Julie e questo amore comincia a guarirlo dalla sua … morte. A parte la colta citazione che vede contrapporsi R(omeo) e Julie(tta), il film si rivela una melensa storia d’amore, paragonabile per alcuni versi alla saga di Twilight, ma senza dubbio più briosa e autoironica. Protagonisti sono Nicholas Houl e Teresa Palmer.
Prima di passare ai film seri della settimana, facciamo un salto nella commedia italiana (cosa ben diversa dalla commedia all’italiana) e nell’animazione. Nel primo caso torna Fabio Volo, che dopo l’avventura come filosofo diventa un avvocato tutto casa e ufficio in Studio Illegale; nel secondo caso invece c’è il variopinto Zambezia 3D, che per soggetti (si tratta di una storia di uccelli tropicali) e colori ricorda vagamente Rio.
Arriviamo adesso ai titoli ‘caldi’ della settimana: cominciamo con il documentario S.B. – Io lo conoscevo bene, indagine sull’uomo politico più chiacchierato d’Italia, dagli inizi come intrattenitore sulle navi da crociera, fino alla battuta d’arresto dello scorso anno. Segue poi Broken City, thriller con un super cast che vede Russell Crowe nei panni di uomo di potere geloso della bella moglie Catherine Zeta-Jones e con qualcosa da nascondere, e contro di lui un poliziotto integerrimo interpretato da Mark Wahlberg.
Ultimi due titoli questa settimana sono gli attesissimi Zero Dark Thirty e Re della terra Selvaggia. Il primo è il ritorno al cinema della prima regista donna a vincere un premio Oscar, Katheryn Bigelow, che ha raccontato attraverso di un’altra grande donna, l’attrice Jessica Chastain, la cattura di Osama Bin Laden: un film che non ha mancato di far discutere per le forti scene di tortura ma che con grande diritto è considerato uno dei migliori dell’anno, tanto che ha ottenuto 5 nomination agli Academy Awards.
Re della terra Selvaggia è invece il caso dell’anno, un film indipendente che ha vinto più di chiunque altro nei festival di tutto il mondo e che rappresenterà un valido avversario agli Oscar per il Lincoln di Steven Spielberg, per Les Misérables di Tom Hooper, per Argo di Ben Affleck e per lo stesso film della Bigelow.
Un film appassionante, crudele e temerario, contro ogni status di genere che arriva dritto al cuore.
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