Dopo due anni di battaglie l’Aifa ha firmato per la produzione del nuovo farmaco anticoncezionale EllaOne.
Si tratta di una pillola che potrà essere assunta fino a 5 giorni dopo dal rapporto sessuale senza causare aborti. In particolare, la molecola di Upristal contenuta nella pillola, reagisce con il progesterone bloccando o ritardando il processo ovulatorio.
Per poter fare uso di questo farmaco sarà obbligatorio un test di gravidanza e, come per la pillola del giorno dopo, necessaria la ricetta del medico curante. Solo dopo aver appurato che la paziente non è incinta, il medico potrà rilasciare la ricetta.
Al contrario della pillola Ru486, con EllaOne si evitano gravidanze indesiderate senza aborto. Inoltre si riduce il rischio di assunzione da panico e cioè quella paura che spinge la donna a proteggersi ancora prima di sapere se effettivamente è in corso un’ovulazione.
Altro dato importante è l’efficacia del farmaco fino al 98% su casi già testati e la sua inefficacia al momento di fecondazione già avanzata.
Le donne potranno esser più tranquille di non commettere attive azioni con questa pillola e, soprattutto, di non distruggere il proprio organismo con gli effetti collaterali della Ru486.
La domanda che qualcuno potrebbe porsi è: “Chi ha la fecondazione al quarto giorno non è sicura di aver scongiurato una gravidanza indesiderata?”
In realtà gli spermatozoi all’interno dell’utero, resistono per 4-5 giorni circa, ma per salire nelle tube e cominciare la fecondazione ci impiegano altre 24 ore, quindi, salvo casi particolari, la pillola dovrebbe funzionare correttamente.
Per tutti i dettagli più tecnici è necessario chiedere al proprio medico, per ora i pareri sull’utilizzo sono pienamente discordanti. C’è chi è convinto che la parola contraccettivo serva solo a tranquillizzare l’animo delle donne e che l’aborto sia comunque evidente. Conviene aspettare qualche altro mese per saperne di più.