E se per evitare le malattie genetiche ci volessero non due ma tre genitori? La notizia, abbastanza interessante e destinata a creare scompiglio, è stata diffusa dal sito italiasalute.it, che parla di una ricerca portata avanti dai ricercatori della Wellcome Trust e dalla Newcastle University, che hanno concentrato i loro studi sulle patologie mitocondriali.
Come ben sappiamo il DNA di ogni essere vivente è il risultato del mescolarsi dei DNA di padre e madre in parti uguali, fatta eccezione per uno 0,2 % in più che spetta alla madre. Agendo su questa minuscola percentuale i ricercatori hanno elaborato una teoria che potrebbe permettere di cancellare dal dizionario tutta una gamma di serie patologia genetiche che interessano gli organi principali del corpo, come cuore e cervello. Secondo il team inglese, guidato da Doug Turnbull, la presenza di una seconda mamma a livello genetico apporterebbe quella modifica necessaria nel processo di differenziazione cellulare.
I ricercatori hanno messo a punto due procedimenti praticabili: il transfer pronucleare, che consiste nell’utilizzare due ovociti, uno della madre e l’altro della donatrice, entrambi fecondati, inserendo nell’ovocita della donatrice il DNA della madre cosicché il nascituro avrà i geni della madre, senza il rischio di malattie genetiche. Il secondo metodo (transfer della metafase del fuso mitotico) si avvale invece di ovociti non fecondati. Entrambe queste tecniche non sono state ancora ovviamente provate su esseri umani, seppure in teoria praticabili.
Questa nuova scoperta quindi è in attesa delle necessaria legislazione per poter muovere i primi passi nella pratica e porta con se una serie di questioni legate alla bioetica e alla legittimità che ha l’uomo di entrare così affondo nel mistero della vita. Inoltre, una notizia del genere su suolo italiano incontra anche il pesante occhio vigile della Chiesa, che come è giusto che faccia nei suoi interessi, protegge la vita così come Dio ha voluto che fosse.
Sarà interessante ad ogni modo seguire le vicende legate alla faccenda; anche perché, se per assurdo il procedimento di procreazione assistita dovesse essere approvato e legiferato, potrebbe creare scompensi all’interno di una famiglia in cui, almeno a livello biologico, ci sono due madri. La questione quindi incorre in critiche anche da un punto di vista sociale, laddove si vedrebbe alterato anche il modello della famiglia tradizionale.
La tentazione della vita eterna e priva di malattie è forse l’ossessione più grande dell’uomo, staremo a vedere fino a dove questa ossessione lo spingerà.
POTREBBE ESSER LA SCOPERTA DEL SECOLO…