Diabete mellito, ipertensione e obesità? Niente paura, ora tali disturbi si possono combattere anche a tavola grazie al vino salutare e metabolico ideato dall’enologo Mattia Vezzola.
Si tratta di un vino rosso realizzato con quattro rare uve ossia Sangiovese, Barbera, Groppello e Marzemino, uve autoctone provenienti dalle terre del nord.
Nasce così un vino prezioso che riesce a far collimare le qualità vinicole, necessarie per dar vita ad un prodotto raffinato e sublime al palato, e i principi nutritivi utili a prevenire malattie come ipertensione, diabete e obesità.
Durante la presentazione del suo salutare vino Mattia Vezzola ha affermato «Questo vino, che abbiamo chiamato Valtenesi Campostarne, entra a pieno titolo nel pensiero equilibrato della buona tavola. Dalla rarità di quattro uve autoctone del Lago di Garda: Groppello, Marzemino, Sangiovese e Barbera nasce un prodotto raro e prezioso».
Il Valtenesi Campostarne è dunque il risultato di una doppia ricerca mirata, quella di garantire un equilibrio tra gusto e olfatto e quella di dare valenza positiva al cardiochirurgo Christiaan Barnard che, da sempre, afferma quanto due bicchieri di vino rosso al giorno possano giovare alla salute del cuore conferendo maggiore fluidità al nostro sangue.
Con queste premesse il vino dell’enologo Mattia Vezzola sarà sicuramente il più gettonato e degustato della stagione.
Vi prego di verificare la notizia che avete pubblicato ed di riflettere sull'opportunità di amplificare una trovata di marketing di dubbio gusto.
Emanuele Scafato scrive: La bufala del giorno … "… comprovare che due bicchieri di vino al giorno aiutano il nostro cuore a stare meglio".
TRANSEAT per la bufala MA è grave non riflettere sulle serie implicazioni di salute pubblica in termini di INCREMENTO del RISCHIO. Che dire ad una donna che vede incrementato con due bicchieri del 25 al 40 % il rischio di cancro della mammella ? SE è vero che le linee guida dispongono alle DONNE di NON superare MAI UN UNICO bicchiere al giorno ALLORA quando si diramano certe "imprecisioni" si abusa di una competenza medica che evidentemente non c'è e ci si assume soprattutto responsabilità che sovrastano la sottrazione di una evidenza specifica e rilevante al fine di garantire scelte informate.
Da anni l'OMS, l'ISS, l'INRAN, la Società Italiana di Alcologia-SIA, le normative e direttive europee e nazionali sul marketing degli alcolici e il codice di autoregolamentazione specificano attraverso le forme più appropriate che NON è ammissibile (nè ETICO) sollecitare chiunque a bere prospettando un millantato vantaggio di SALUTE che NON è MAI generalizzabile (va bene per tutti ? Maschi, femmine, anziani? Ai pasti? Nei giovani ? In condizioni di assunzione di farmaci ? in assenza di quali malattie ?), né dimostrabile allo stato dell'arte.
Se si beve e si sceglie di farlo può essere comprensibile affermare che lo si fa per il piacere MA non è corretto sottolineare o enfatizzare isolati vantaggi per la SALUTE del nostro cuore omettendo di completare tale informazione con la segnalazione dell'incremento contemporaneo nel rischio di centinaia di patologie tra cui il cancro. Al netto degli effetti positivi e negativi registrabili una volta superato un determinato e moderatissimo livello di consumo di alcol (10 grammi, meno di un bicchiere, solo per i maschi e dopo i 50 anni) l'alcol produce più danni che vantaggi con buona pace del vino "metabolico" che dà come tutti i vini 7 kcal per grammo di alcol e, ovviamente, non può prevenire l'obesità …