L’annona muricata, meglio conosciuta come Graviola o Guanàbana, è una pianta da frutto originario delle Antille, appartenente alla famiglia delle Annonaceae.
Ben presto si è diffusa in tutta l’America centro meridionale, in Asia e in Australia. La particolarità di questa pianta?
Gli estratti del suo frutto sono un possibile rimedio contro determinati tipologie di cancro: al colon, alla prostata, al seno.
Le sue potentissime proprietà curative sono state oggetto d’analisi e studio in alcuni laboratori farmaceutici americani e hanno portato a conclusioni inimmaginate e sconvolgenti: si è scoperto essere 10.000 volte più potente di alcuni farmaci chemioterapici o antitumorali come ad esempio l’Adriamicina o la Doxorubicina.
In sostanza potrebbe servire a sconfiggere il cancro in tutta sicurezza in quanto la terapia sarebbe al 100% naturale senza gli effetti collaterali derivanti dalla chemioterapia: nausea, perdita di peso e di capelli, debolezza e perdita di forze. Inoltre migliora l’aspettativa di vita e protegge il sistema immunitario da infezioni fatali.
In Sud America si coltiva e si utilizza da secoli nella medicina casalinga locale per prevenire e curare alcuni disturbi che affliggono la società attuale: nervosismo, ansia, diarrea, ipertensione, febbre, nausea, dissenteria, insonnia, ulcera, palpitazioni, influenza, eruzioni cutanee, nevralgia, artriti e reumatismi…
Purtroppo i ricercatori americano hanno avuto uno “stop” dall’alto in quanto la casa farmaceutica non intendeva continuare i test su un prodotto naturale non riproducibile chimicamente (almeno per ora) e quindi non brevettabile. Perché studiare rimedi naturali che potrebbero salvare milioni di vite (anche la propria magari) se poi non c’è un ritorno economico? Ecco il pensiero ricorrente degli investitori, chi se ne importa della vita umana se non c’è profitto!
Un ricercatore americano non se l’è sentita di tenere per se questa preziosissima informazione ed ha raccontato la scoperta alla Raintree Nutrition, società americana dedita alla ricerca e alla riforestazione dell’Amazzonia.
La Raintree Nutrition, dopo ulteriori ricerche approfondite e dopo aver appurato l’atossicità della graviola, ha messo a punto un preparato per combattere il cancro che è stato utilizzato ancora da pochissime persone ma i risultati ci sono e sono incoraggianti.
D’accordo, l’economia è il motore che fa muovere il mondo, ma un ammalato di cancro dovrebbe essere al corrente di quanti e quali modi esistono al mondo per curarsi, soprattutto se sono naturali e non invadenti.