Dopo dieci anni di silenzio, nessuno avrebbe detto che sarebbe potuto tornare in questo modo, eppure Claudio Baglioni, dopo un serio pensiero di abbandonare la musica per ritirarsi a vita privata, esce con un nuovissimo album, “CONVOI”, composto esclusivamente da inediti.
Un album in cui si riversano le riflessioni, i ripensamenti, i discorsi sull’eventualità di lasciare, i progetti, ma anche le contaminazioni, le influenze, il passato e il presente.
Il uso sprone più grande è stato il suo pubblico, un fandoom così forte e incallito che lo ha continuato a sostenere per i suoi 44 anni di carriera, da quando, lui stesso racconta, ha realizzato il suo primo 45 giri. L’album ha una genesi particolare, non è tutta “roba nuova” o meglio, Baglioni spiega che “è nato come un progetto diverso, fatto di brani composti e messi nel circuito digitale uno dopo l’altro, seguendo un percorso che è stato una vera e propria sfida, scrivendolo canzone per canzone, come se si fosse tornati agli anni 60, all’epoca dei 45 giri”.
Un processo creativo che a detta sua lo ha completamente prosciugato, e che lo ha lasciato addirittura sull’orlo della depressione.
“Avevo pensato di lasciare senza troppi piagnistei. Quando si vive una carriera lunga è inevitabile preparare il passo d’addio” ha dichiarato Baglioni durante la conferenza stampa di presentazione del disco, eppure alla fine la musica ha vinto, e Claudio ha tirato fuori un album che conferma ancora una volta la sua grande capacità di essere al passo con i tempi pur rimanendo sempre quel giovane affascinante che canta “Piccolo Grande Amore”.